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News sull'omicidio di Rossella Nappini a Roma

Omicidio Rossella Nappini, sull’ex compagno ci sono prove schiaccianti secondo la procura

La Procura di Roma ha raccolto indizi di prova schiaccianti nei confronti di Adil Harrati, il presunto killer di Rossella Nappini. Testimonianze, video delle telecamere di sorveglianza e celle telefoniche. Tutti gli elementi sembrano condurre a lui.
A cura di Alessia Rabbai
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Rossella Nappini e Adil Harrati
Rossella Nappini e Adil Harrati
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Testimonianze, video delle telecamere di sorveglianza e celle telefoniche incastrerebbero Adil Harrati. Ne è convinta la Procura della Repubblica di Roma, che avrebbe raccolto degli indizi di prova schiaccianti contro il quarantacinquenne di origini marocchine ora rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Gli investigatori hanno ascoltato diverse persone tra famigliari e inquilini della palazzina, passato al vaglio le telecamere di videosorveglianza presenti in zona e svolto tutti gli accertamenti necessari a raccogliere più informazioni possibili sulle ultime ore di vita dell'infermiera e sulla posizione del suo ex compagno.

Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato che da lunedì 4 settembre coordinati dalla Procura indagano sull'omicidio di Rossella Nappini hanno messo insieme il materiale, da quanto si apprende, oltre che accertare il reato commesso, anche a contestare l'aggravante della premeditazione. L'infermiera cinquanatduenne dell'ospedale San Filippo Neri è stata trovata morta, uccisa a coltellate intorno alle 17 di lunedì scorso in un palazzo al civico 61 in via Giuseppe Allievo nel quartiere Trionfale-Primavalle a Roma. Domani i colleghi e le colleghe dell'ospedale dove lavorava a partire dalle ore 19 hanno organizzato una fiaccolata per ricordarla in via Giovanni Martinotti. Oggi sulle scale del San Filippo Neri sono esposte scarpette rosse, un simbolo contro la violenza di genere.

Le scarpette rosse fuori dall'ospedale San Filippo Neri
Le scarpette rosse fuori dall'ospedale San Filippo Neri

Domani l'udienza di convalida del fermo

L'udienza per la convalida del fermo per Adil Harrati, che risulterebbe trovarsi irregolarmente sul territorio nazionale, si terrà domani davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma. Qualora venisse convalidato il quarantacinquenne resterà in carcere, come misura cautelare temporanea in attesa del processo. Alcuni testimoni hanno detto di averlo visto scappare dopo il delitto consumato nello stabile.

Anche un ex compagno di Rossella, un operaio del Viterbese, con il quale la donna si sentiva ed era rimasta in buoni rapporti al Messaggero ha detto che Rossella gli aveva raccontato di aver avuto una breve relazione sentimentale con Harrati e di averla voluta chiudere. Ha detto inoltre che lui continuava a cercarla.

L'arma del delitto, con la quale avrebbe infilitto sul corpo della donna almeno venti coltellate, non è stata ancora ritrovata. I poliziotti hanno svolto i rilievi scientifici nel palazzo e perlustrato anche l'area circostante ad esso, alla ricerca di elementi utili alle indagini e rovistando anche nei cassonetti della spazzatura.

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