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Omicidio Rocca Priora: arrestato in Albania il quarto indagato, considerato il killer di Petrit Caka

L’uomo, arrestato dalla polizia albanese ai fini dell’estradizione, sarebbe il fratello della moglie di Petrit Caka ed è considerato uno degli autori materiali del delitto. A insospettire i carabinieri la breve permanenza dell’uomo in Italia: arrivato il 12 dicembre 2022, giorno prima dell’omicidio, era ripartito già la sera seguente.
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Era stato ucciso a coltellate Petrit Caka, in quella che inizialmente sembrava una rapina sfociata in tragedia. Ma con il passare del tempo gli inquirenti avevano fatto luce sulla dinamica, arrivando a dipingere un quadro completamente diverso: secondo l'accusa, la moglie avrebbe pianificato l'omicidio del marito violento chiedendo aiuto a tre complici. A fine luglio i carabinieri di Frascati avevano arrestato la donna e altri due uomini, mentre risultava irreperibile il cognato della vittima, che sarebbe giunto apposta dall'Albania per mettere in atto il piano della vendetta. Nei suoi confronti è stato spiccato un mandato di arresto europeo, frutto della collaborazione tra carabinieri e Interpol. Ebbene, nella notte dello scorso 11 agosto la polizia albanese ha arrestato, ai fini dell'estradizione, il quarto indagato per l'omicidio di Petrit Caka: si tratterebbe proprio del fratello della donna considerata la mandante dell'assassinio.

La messinscena della rapina

Petrit Caka, 49enne di origine albanese, era stato trovato morto in casa dalla moglie il 13 dicembre 2022, nel loro appartamento a Rocca Priora, comune dei Castelli Romani. Quella che in un primo momento sembrava una rapina finita male, si era ben presto rivelata una messinscena per coprire un delitto compiuto per "vendetta", per mettere fine alle violenze subite dalla moglie di Caka. La donna avrebbe infatti coinvolto il fratello e dei complici, arrivati appositamente dall'Albania: oltre all'"eccessiva" violenza riscontrata sul corpo della vittima, a insospettire gli inquirenti aveva contribuito proprio la breve permanenza in Italia del cognato di Caka, "casualmente" arrivato il giorno prima dell'omicidio per poi ripartire la sera seguente.

L'arresto in Albania del quarto ricercato

L'arresto del fratello della moglie di Caka è avvenuto la notte dell'11 agosto, ad opera della polizia albanese. L'uomo è considerato uno degli autori materiali del delitto ed era ricercato in ambito internazionale dopo che era riuscito a sfuggire alla retata dei carabinieri di Frascati che aveva portato all'incarcerazione della presunta mandante e di due complici. È stato rintracciato in una zona rurale dell'Albania grazie a una serrata attività info-investigativa che ha fornito alle Autorità Italiane gli elementi necessari all'internazionalizzazione del provvedimento cautelare e che ha permesso all'organo di cooperazione internazionale di polizia di dare esecuzione al provvedimento cautelare; le attività in Albania sono state coordinate dall'Esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale di stanza a Tirana.

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