Delitto Primavalle, parla Valerio il migliore amico di Michelle: “L’ultimo messaggio alle 12.50”
Si chiama Valerio Rossi, ed era il migliore amico di Michelle Maria Causo. Come tanti amici della ragazza uccisa mercoledì pomeriggio, non si sottrae alle telecamere. Parla, racconta, mostra il telefonino con le foto insieme all'amica e la chat con gli ultimi messaggi. “Io ero andato ad allenarmi e un mio amico mi ha detto che era stato trovato un cadavere in un carrello dello spessa. – racconta – Ma si diceva fosse di una signora… io non avevo collegato, nonostante lei fosse sparita già da ore. Invece sono tornato a casa e dopo un’oretta mi ha chiamato la mamma, un pianto che non scorderò mai”.
L'amico scopre cosa è successo e non si dà pace, vuole provare a capire cosa è successo. “Lei sa tutto di me io so tutto di lei", fatica ancora a parlare di Michelle al passato. "Mi diceva tutto, e questa è la cosa che mi turba più di tutto… non era un fatto di possesso, era molto reciproco”. Ma allora perché non aveva raccontato a nessuno o quasi dove fosse? “Mi sembra così strano sia salita su a casa de quello schifo. Non c’era mai andata, parlavamo veramente tanto vedendoci tutti giorni, voi immaginate… non so proprio come sia possibile”.
Poi scrolla su e giù la chat, con le foto e i ricordi è quello che gli rimane della sua amica del cuore: i messaggi, le battute, gli emoticon e i racconti scambiati di continuo. “L’ultimo messaggio me l’ha mandato alle 12.50, io alle 20.00 perché non sapevo nulla… alle 16.35 vedi, gli ho chiesto ‘ma che fine hai fatto?’”. La verità, terribile, Valerio l'avrebbe scoperta poco dopo. Ma vuole raccontare l'amica, non vuole che si parli male di lei, io la "voglio ricordare così, sempre sorridente".
Non è solo Valerio a chiedersi che rapporto intercorresse tra Michelle e il suo assassino. Interrogato il coetaneo arrestato ha parlato di un litigio nato da poche decine di euro di debito. Una versione che non convince del tutto gli inquirenti.
Mentre è molto chiara la dinamica di quanto accaduto secondo gli investigatori. La ragazza è arrivata a casa del suo assassino a Primavalle, accompagnata dalla zia attorno alle 11.30, alle 15.30 il ragazzo l'aveva già uccisa con dieci coltellate, aveva tentato maldestramente di pulire le tracce nell'abitazione, per poi trasportare il corpo di Michelle in un carrello della spesa dentro un sacco nero dell'immondizia. Da lì a poche ore sarebbe stato identificato: alla polizia è bastato seguire le gocce di sangue.