Omicidio Primavalle, cento persone distruggono la casa dell’assassino di Michelle Causo
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 luglio, circa un centinaio di persone, tutte di età compresa fra i 15 e 18 anni, hanno sfondato i sigilli della casa dell'assassino di Michelle Causo, in via Dusmet a Roma, e hanno distrutto l'appartamento. I vandali, che sono stati ripresi dalle telecamere della Polizia Scientifica che ora sta provvedendo a individuarli, si sono staccati da un pacifico corteo in memoria della giovane vittima dell'omicidio di Primavalle.
Il corteo in memoria di Michelle Causo
Nella giornata di ieri il Comitato Torrevecchia Primavalle aveva promosso un corteo in ricordo della 17enne uccisa e abbandonata vicino ai cassonetti dei rifiuti lo scorso 28 giugno a Roma. Dopo una messa nella chiesa di Santa Maria della Presentazione, dove si sono svolti anche i funerali, un folto numero di parenti e amici della vittima hanno dato vita a una manifestazione per le vie del quartiere per ricordare la ragazza.
Il corteo si stava svolgendo in modo del tutto pacifico, fino a quando ai manifestanti non si è aggiunto un gruppo di circa 100 ragazzi, tutti fra i 15 e i 18 anni, che dopo aver sfilato per il quartiere Primavalle ha deciso di recarsi in via Dusmet, dove sorge la casa del ragazzo accusato dell'omicidio di Michelle Causo.
Devastata la casa dell'assassino di Primavalle
Arrivati sotto al palazzo, i cento ragazzi hanno prima sfondato il portone e poi hanno forzato i sigilli messi dall'autorità giudiziaria alla porta dell'appartamento per evitare un eventuale inquinamento di possibili prove e reperti utili alle indagini. Una volta entrati in casa, hanno completamente distrutto tutto l'arredamento.
Sul posto era presente anche il personale della Polizia Scientifica che ha ripreso l'accaduto e sta provvedendo ad analizzare i filmati per individuare i cento vandali che hanno distrutto l'appartamento. I ragazzi, una volta identificati, saranno denunciati per quello che hanno commesso, che nulla ha a che vedere con una manifestazione contro la violenza sulla donne.