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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Omicidio Mollicone, gli investigatori: “Serena uccisa in caserma, tracce della porta sulla testa”

Tracce di legno compatibili con la porta della caserma di Arce sono state trovate sul capo di Serena Mollicone, uccisa nel 2001.
A cura di Natascia Grbic
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La testa di Serena Mollicone sarebbe stata violentemente sbattuta contro la porta dell'alloggio della caserma di Arce. Frammenti di legno compatibili sarebbero stati trovati sui capelli e sul cranio, mentre tracce di vernice della caldaia sarebbero state individuate sullo scotch usato per legare il sacchetto di plastica intorno alla sua testa. A riferirlo oggi durante l'udienza del processo sono stati i carabinieri del Ris che indagano sul caso, gli ufficiali Rosario Casamassima e Ferdinando Scatamacchia, e il luogotenente Vittorio Della Guardia. Sul corpo di Serena sarebbero state trovate microtracce "di particolare interesse, in quanto coerenti per morfologia e composizione con il materiale costituente la porta. Tali microframmenti sono risultati riconducibili non solo al legno ma anche agli altri materiali presenti all'interno della struttura della porta, in particolare alla colla utilizzata per l'incollaggio dell'impiallacciatura al pannello in truciolato ed a una delle resine utilizzate come finitura superficiale".

Nella relazione consegnata alla Procura di Cassino nel 2018 si legge che "il maggior numero di microtracce rinvenute è risultato coerente dal punto di vista chimico e morfologico con gli strati più profondi della porta (legno e colla) e in misura molti ridotta con quelli superficiali (resina impiegata per la finitura superficiale della porta)". Per i carabinieri del Ris "i risultati ottenuti dalle analisi dei frammenti prodotti consentono di concludere che i frammenti rinvenuti sui nastri adesivi che avvolgevano il capo di Serena Mollicone sono coerenti per morfologia, composizione e numero con quelli rinvenuti al termine del transfer test". Ci sarebbe però un altro dettaglio che confermerebbe la teoria degli investigatori: ossia la presenza di un ‘frammento di vernice epossidica bicomponente di colore bianco, caratterizzato dalla presenza, su una delle due superfici, da macchie circolari di colore rosso-bruno risultate coerenti con macchie di ruggine'. Secondo quanto emerso dalle indagini, si tratterebbe di vernice appartenente alla caldaia presente un un balcone dell'alloggio sotto sequestro.

Serena Mollicone è stata uccisa nel 2001. Secondo quanto emerso dalle indagini riaperte nel 2016, a ucciderla sarebbe stata la famiglia dell'allora comandante della stazione di Arce Franco Mottola. La giovane, infatti, voleva denunciare Marco Mottola – figlio del comandante dei carabinieri – per droga. Serena sarebbe stata sbattuta violentemente con la testa sulla porta, e poi portata nel bosco perché creduta morta. La giovane però respirava ancora, ed è stata soffocata con un sacchetto di plastica messo intorno alla sua testa.

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