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Omicidio Primavalle, Michelle Causo uccisa a Roma

Omicidio Michelle Causo, parlano i genitori un anno dopo: “Dolore immenso, speriamo nella giustizia”

I genitori di Michelle Causo parlano a Fanpage.it un anno dopo l’omicidio della figlia, uccisa a coltellate da un suo coetaneo e abbandonata all’interno di un carrello della spesa.
A cura di Simona Berterame
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Il 28 giugno 2023 il corpo senza vita di Michelle Causo (17 anni) viene ritrovato all'interno di un carrello in via Stefano Borgia, nel quartiere Primavalle di Roma. La giovane è stata trafitta da diverse coltellate, chiusa dentro un sacco e abbandonata vicino a dei cassonetti. Per il suo omicidio è stato subito fermato e arrestato O., un suo coetaneo, che sta affrontando un processo davanti al Tribunale dei minori.

"Io ho visto le foto di mia figlia dopo che è morta – sussurra con un filo di voce il padre Gianluca – dopo la seconda immagine mi sono dovuto fermare, lei aveva gli occhi e la bocca aperta, il suo sguardo era pieno di terrore". Nessuna lacrima e neanche una parola di scuse o pentimento da parte del giovane. "Gli interessa solo salvarsi dall'aggravante della premeditazione, pensa solo a questo. Né lui né la sua famiglia hanno mai provato a contattarci per chiederci perdono" continua il papà di Michelle.

L'ultimo compleanno

Michelle aveva compiuto 17 anni appena due giorni prima, il 26 giugno. "Aveva festeggiato a Napoli con alcuni amici – ricorda la mamma Daniela Bertonerieravamo ad un passo dalla maggiore età e invece ora ci restano solo foto e ricordi". Michelle aveva già le idee chiare su cosa avrebbe voluto fare da grande: "Non vedeva l'ora di compiere 18 anni per prendere la patente, stava già mettendo i soldi da parte. Il suo sogno era di diventare una criminologa". Progetti di vita che si sono infranti appena due giorni dopo il suo compleanno

La sentenza

In questi giorni, proprio a ridosso del primo anniversario della morte di Michelle, è attesa la sentenza per il suo omicidio. "Mi aspetto una condanna esemplare, almeno 28 o 30 anni – afferma papà Gianluca – ogni anno in meno però me sarà una sconfitta. Stiamo parlando di uno dei delitti più violenti e terribili degli ultimi anni. Da maggiorenne avrebbe ottenuto l'ergastolo".

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