Omicidio Luca Sacchi, la difesa di Anastasiya: “Razzismo e ciarpame mediatico contro di me”
L'avvocato Giuseppe Cincioni ha usato queste parole per difendere Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi accusata del tentativo di acquistare droga nel processo per la morte del 24enne romano: "In questa storia la vita privata di una ragazza di appena vent'anni è stata messa in piazza, abbiamo subìto per due anni un processo mediatico, nel silenzio. I processi si fanno nelle aule di giustizia non nei salotti televisivi. Abbiamo assistito a un vero e proprio ciarpame condito anche di razzismo nei confronti della mia assistita".
L'avvocato di Anastasiya: "Ricordo che è stata presa a bastonate"
Secondo l'avvocato Cincioni "Anastasiya non ha partecipato alla trattativa per l'acquisto di droga. Ha sempre detto di sapere che nel suo zaino c'era del denaro ma non sapeva quanto. Ricordo a tutti che quella notte è stata presa a bastonate e per un puro accidente del fato non ha preso un colpo in testa anche lei". Nello stesso processo, infatti, la giovane è sia imputata che parte civile per l'aggressione subita nella notte in cui Luca Sacchi ha perso la vita. Proprio quando Anastasiya è stata presa a bastonate (con l'obiettivo di rubarle lo zainetto che avrebbe dovuto contenere 70mila euro) l'ex fidanzato ha reagito e Valerio Del Grosso ha premuto il grilletto della sua pistola.
La pm: "Anastasiya ha mentito e cambiato versione più volte"
Nella scorsa udienza la pm Giulia Guccione aveva chiesto una condanna per la ragazza a 4 anni e mezzo di reclusioni e aveva usato parole dure per descrivere il comportamento di Anastasiya: "Ha mentito e cambiato versione più volte. Per fortuna i depistaggi non hanno colto nel segno e oggi si è potuto chiarire il contesto in cui è maturato l’omicidio". Secondo la pm questo omicidio "ha suscitato un clamore strumentalizzato anche dalle forze politiche. C’è chi in questo processo ha mistificato i fatti creando dei veri e propri depistaggi".