Omicidio Leonardo Muratovic, pugno di ferro sulla Bodeguita: rischio chiusura per tutta l’estate
Rischia la chiusura La Bodeguita, il locale di Anzio davanti il quale è stato ucciso Leonardo Muratovic. A riportare la notizia, è il Messaggero. La Bodeguita è stata già posta sotto sequestro dagli agenti della polizia di stato, che indagano sull'accaduto. Al vaglio le dichiarazioni dei fratelli Eddrissi – accusati dell'omicidio – e di alcuni testimoni.
Sarebbe stato proprio il personale del locale a chiedere ad Adam e Ahmed di far uscire Leonardo dal locale, perché in passato aveva creato alcuni problemi. La lite, com'è tristemente noto, è degenerata fino a che Adam non ha accoltellato il 26enne all'addome, scappando e lasciandolo in strada a morire dissanguato.
Adesso anche il locale potrebbe passare dei guai. Dopo essere stato sottoposto a sequestro rischia di rimanere chiuso per tutta l'estate. Le indagini proseguono, e almeno fino a quando la situazione non sarà definitivamente chiarita e le responsabilità di ogni singola persona tirata in causa accertate, La Bodeguita rimarrà chiusa.
Adam e Ahmed Eddrissi si sono costituiti nella serata di martedì in caserma a Roma. Avevano capito che la polizia stava per raggiungerli, ma soprattutto temevano la vendetta della famiglia Muratovic. Il padre di Leonardo, il giorno successivo all'omicidio, ha accoltellato due buttafuori davanti il commissariato di Anzio, ferendoli gravemente. E la famiglia Eddrissi ha paura che possa succedere qualcosa anche a loro.
Ad accoltellare Leonardo è stato il più piccolo dei due, Adam. Vent'anni, incensurato, faceva pugilato come Leonardo. Agli agenti ha detto che il fratello più grande, Ahmed, non c'entra nulla con l'omicidio e che è stato lui a uccidere il 26enne. I poliziotti però credono che la responsabilità di quanto accaduto sia di più persone: vari testimoni hanno dichiarato di aver visto Leonardo picchiato mentre era a terra, già con la ferita all'addome, da più persone.
I fratelli Eddrissi, inoltre, sono già noti alle forze dell'ordine per essere due teste calde. Il più grande, Ahmed, quando era minorenne ha accoltellato il fidanzato della sorella, mentre sei anni fa è stato arrestato per aver sparato contro l'abitazione di una persona appartenente ai giri della criminalità organizzata. Ahmed, inoltre, sarebbe sposato con la nipote di un boss della cosca Gallace, la ‘ndrina attiva sul litorale laziale tra Anzio e Nettuno.
Adam ha raccontato agli inquirenti che il coltello usato nell'omicidio non era il suo, bensì di Leonardo. Lo avrebbe disarmato e accoltellato solo per difendersi, ha spiegato. Una frase che, alla luce anche delle molte testimonianze, non convince gli investigatori. Tant'è che entrambi i fratelli sono stati immediatamente arrestati e portati in carcere a Velletri.