Omicidio Filippo Felici, in casa hashish e cocaina: “Spesso discutevamo delle sue frequentazioni”

"Posso solo confermare che in casa le discussioni sulle frequentazioni di Filippo c'erano state e che nell'ultima settimana era più nervoso", ha dichiarato al Messaggero il papà di Filippo Felici, il ragazzo di 24 anni ucciso con alcune coltellate alla schiena davanti casa a Cinecittà, Sud Est di Roma. Il suo omicidio potrebbe essere legato a un giro di droga ed è questa, in effetti, la pista che stanno seguendo gli investigatori della squadra mobile. In casa il giovane aveva nascosto sei chili di hashish e mezzo chilo di cocaina, indizi ovviamente decisivi per collocarlo a pieno titolo nel mondo dello spaccio. Inoltre un anno fa era stato fermato dalla polizia proprio per problemi legati agli stupefacenti.
Omicidio Filippo Felici, i dubbi sul movente
È stato ucciso per un debito di droga? Ha cercato di scappare ed è stato colpito alle spalle? Le indagini su questo sono ancora in corso e i poliziotti sperano di ricavare dettagli utili dalle telecamere di sicurezza installate nel quartiere.
La cena a casa con i genitori, poi è uscito per portare il cane a fare i bisogni
I genitori del ragazzo affermano che Filippo ha cenato insieme a loro e gli ha presentato la nuova fidanzata. Poi, quando tutti dormivano, è uscito con il cane Brando per portarlo a fare i bisogni. Forse, ma questa è al momento un'ipotesi, aveva un appuntamento sotto casa con qualcuno. "Una serata tranquilla, ero così felice che ci avesse presentato questa ragazza così per bene, noi siamo andati a letto, in piena notte è andato a portare fuori il cane e non è più tornato", ha raccontato ancora il papà sempre al Messaggero. Intanto l'incarico per l'autopsia verrà conferito il prossimo 31 ottobre e verrà eseguita all'università Tor Vergata. L'esame svelerà con certezza le cause della morte e la dinamica dell'aggressione.