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La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Omicidio Diabolik, Francesca Fagnani ascoltata in Antimafia: “Ucciso col disco verde di Senese”

Francesca Fagnani è stata ascoltata oggi in commissione Antimafia sulla criminalità romana. Punto focale l’omicidio Diabolik e i rapporti di Piscitelli con il boss Michele Senese.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra Francesca Fagnani, a destra Fabrizio Diabolik Piscitelli.
A sinistra Francesca Fagnani, a destra Fabrizio Diabolik Piscitelli.
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È stata ascoltata oggi in Antimafia Francesca Fagnani, autrice del libro "Mala. Roma criminale" per cui dallo scorso giugno è stato attivato un servizio di vigilanza. La commissione, presieduta da Chiara Colosimo, l'ha ascoltata nell'ambito dell'inchiesta sulla criminalità organizzata a Roma. E la giornalista ha cercato di ricostruire la condizione della capitale quando è avvenuto l'omicidio a Fabrizio Piscitelli, Diabolik, capo del gruppo ultras della Lazio e criminale di spicco della capitale.

Piscitelli è morto nell'agosto del 2019. "È stato ucciso su una panchina al Tuscolano, in una zona controllata da Michele Senese – ha spiegato la giornalista – È difficile che un omicidio del genere sia avvenuto senza un disco verde da parte sua". Lo stesso Michele Senese che, secondo quanto dichiarato da Fagnani, avrebbe permesso l'ascesa nella carriera criminale da parte di Diabolik.

Le dichiarazioni di Fagnani all'Antimafia

"Fabrizio Piscitelli aveva una doppia, tripla, quarta vita e sedeva dove si davano le carte – ha continuato a spiegare Fagnani – Al vertice del cartello criminale romano c’è Michele Senese che rappresenta la camorra a Roma e si è stabilito nel quadrato est, al Tuscolano, ma da lì si è allargato".

Poi ha ricordato: "Diabolik deve la sua carriera criminale a Michele Senese e soprattutto a suo fratello. Con la pax mafiosa ad Ostia ha iniziato a morire – e ha puntualizzato – Voleva riavvicinare gli Spada a Marco Esposito, detto Barboncino. Nessuno lo aveva investito di questo compito".

Indagato per l'omicidio il boss Michele Senese O' Pazz

Il nome di Michele Senese, detto O' Pazz e capo della camorra a Roma, era già stato preso in considerazione nella lista dei papabili mandanti dell'omicidio di Diabolik lo scorso marzo. Ma a cinque anni dall'omicidio, chi abbia ordinato il delitto di Piscitelli sembra restare un mistero. Sembra confermato, invece, che fra il boss della camorra e l'ultras non corresse buon sangue. O, almeno, non più. Si è addirittura ipotizzato che il movente dell'omicidio fosse da ricercare in un debito di soldi che Diabolik avrebbe dovuto restituire a Senese.

Nel 2018, in una chat di Whatsapp, scriveva al gestore di un ristorante vicino ai Senese: "Ho saputo che giri con quella merda (cioè Angelo Senese, fratello di Michele, ndr) – e poi ancora – Quello che dice in giro lo faccio rimangiare a lui e a chi sta con lui. Puoi dirlo ad Angelo. Anzi diglielo che si porta dietro un problema". Fino ad arrivare a minacce sempre più esplicite: "Visto e considerato che stai con loro puoi dirglielo che ti aiutassero a risolvere il problema. Perché dopo le feste verrò tutti i giorni se posso. E poi saranno problemi. Visto che giri con queste merde, con me hai chiuso".

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