Omicidio Diabolik, Calderon rinviato a giudizio: “Lui gli ha sparato al parco degli Acquedotti”
È stato rinviato a giudizio Raul Esteban Calderon, l'argentino accusato di aver ucciso Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili vittima di un'esecuzione avvenuta al parco degli Acquedotti il 7 agosto 2019. Calderon, arrestato in seguito all'inchiesta condotta dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi. Il processo è fissato per il prossimo 23 febbraio davanti alla Corte d'Assise. "Gli elementi a carico di Raul Esteban Calderon sono indiscutibili", le parole dei pm alla scorsa udienza.
Raul Esteban Calderon è stato arrestato il 13 dicembre 2021. Un nome poco conosciuto nella criminalità organizzata romana prima di allora, dato che a suo carico aveva essenzialmente precedenti per furto e rapina. E invece sarebbe stato proprio lui il sicario scelto per andare a uccidere ‘Diabolik‘, che si era fatto strada nella capitale come boss della droga. Dopo due anni di ricerche e indagini, proprio quando sembrava che il delitto di Piscitelli dovesse rimanere un cold case, la svolta, con l'arresto di Calderon. Secondo chi indaga è lui l'uomo che si vede correre in tuta da runner, avvicinarsi a Diabolik e sparargli un unico colpo alla testa, uccidendolo sul colpo. Un gesto preciso, senza esitazioni, compiuto in una manciata di secondi. Il killer poi è scappato su un motorino guidato da un complice, e ha fatto perdere le sue tracce.
Calderon è accusato anche di essere il killer di Shehay Selavdi, ucciso a Torvaianica il 20 settembre 2020. Insieme a lui sono accusati di concorso in omicidio anche Enrico Bennato e Giuseppe Molisso. Per questo omicidio, il Tribunale ha fissato il 20 febbraio come data di inizio del processo.