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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio di Willy Monteiro, il sindaco di Paliano: “Cuore spaccato, violenza consona alle bestie”

“Una violenza inaudita consona soltanto alle bestie più feroci esistenti sulla terra”. Così il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, ha commentato i primi esiti dell’autopsia sul corpo di Willy Monteiro Duarte, il 21enne massacrato di botte a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre scorsi. Secondo il medico legale i colpi ricevuti da Willy hanno lesionato tutti gli organi interni, spaccandogli il cuore: “Il nostro dolore non si attenuerà mai – ha scritto il sindaco – chiediamo una sola cosa: giustizia”.
A cura di Francesco Loiacono
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Parla di una "violenza inaudita" il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, dopo che sono stati comunicati i primi esiti dell'autopsia sul corpo di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo massacrato di botte a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre. Milza e fegato spappolati, pancreas, aorta toracica e polmoni lesionati, e addirittura una spaccatura di circa 7 centimetri sul cuore. Nessun organo interno, praticamente, è stato risparmiato dalla furia degli aggressori, secondo quanto ha riferito il medico legale del Policlinico di Tor Vergata, Saverio Potenza. E sono state proprio le emorragie interne a causare la morte del 21enne, ucciso perché stava cercando di sedare una rissa che non lo vedeva coinvolto.

"Una violenza inaudita consona soltanto alle bestie più feroci esistenti sulla terra", ha scritto il primo cittadino di Paliano su Facebook dopo che i giornali hanno riportato quanto comunicato dal medico legale. I primi esiti dell'autopsia, ha detto il sindaco, sconvolgono "ancora di più la nostra Comunità già fortemente provata. Il nostro dolore non si attenuerà mai come non guarirà mai la cicatrice che ci ha lasciato la perdita del nostro amato Willy. Chiediamo una sola cosa: Giustizia".

Proprio la giustizia sta facendo il suo corso. Proseguono le indagini per omicidio che vedono finora indagate quattro persone: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, principali indiziati del brutale pestaggio compiuto a mani nude, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. Una quinta persona, il ragazzo che era alla guida dell'auto su cui i Bianchi sono arrivati sul luogo dell'omicidio per colpire con una furia cieca l'inerme Willy, è stato interrogato a lungo alla presenza del suo avvocato: non è indagato, ma la sua testimonianza potrebbe aiutare gli inquirenti nell'esatta ricostruzione dei fatti.

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