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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio di Willy Monteiro, i pm chiedono l’ergastolo per Marco e Gabriele Bianchi

I pm della procura di Velletri hanno chiesto l’ergastolo per i fratelli Bianchi e 24 anni di reclusione per Belleggia e Pincarelli.
A cura di Enrico Tata
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I pm della procura di Velletri hanno chiesto l'ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, ritenuti responsabili di aver massacrato di botte e ucciso Willy Monteiro Duarte. Per gli altri imputati, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, gli inquirenti hanno chiesto una condanna a 24 anni di reclusione. L'accusa è di concorso in omicidio aggravato.

I pm: "Willy preso a calci per 50 interminabili secondi"

Willy Monteiro, sostengono i pm nella requisitoria, "è morto per lucida follia del branco. Tutta la superficie del capo è attraversata da contusioni e tracce di percosse". Quelle botte hanno provocato "infiltrazioni emorragiche nel cuore, nei polmoni, nella milza e nel fegato. Non c'è una parte del corpo di Willy che non fosse interessata da traumi". Il ragazzo provò a rialzarsi in piedi, "ma viene sopraffatto da quattro persone che si accaniscono su di lui. Willy che casca a terra e viene preso a calci e pugni per 50 eterni secondi. Resta a terra e che annaspa e che muore". Il corpo martoriato di Willy, pestato e ucciso nella notte tra il 5 e 6 ottobre del 2020, "è un corpo che parla", secondo i pm. Ci sono cinque lacerazioni sul cadavere, provocato da un colpo dall'"energia tremenda". "Mentre uno gli schiacciava il diaframma, due lo pestavano". Leggendo i risultati dell'esame del medico legale, si può capire "la furia che si è scatenata sul corpo di Willy. Non c'è elemento che dica che Willy si sia difeso; come fosse sacco di pugilato".

L'avvocato del comune di Artena: "Cittadini avevano paura dei Bianchi, di Belleggia e Pincarelli"

"Negli imputati non si è mai riscontrato alcun segno di resipiscenza ma anzi scaricabarile. E poi il travestimento di uno degli imputati (cioè Belleggia ndr), a dispetto della foto segnaletica uno scolaretto in giacca, cravatta e occhialini: uno che invece ha contribuito in modo determinante alla morte di Willy. Si è parlato del branco di Artena, della città della violenza. Parliamo dei titoli di quotidiani anche importanti, mentre in realtà i cittadini hanno timore di queste persone", ha dichiarato l'avvocato Massimo Ferrandino, parte civile per il comune di Artena, che ha chiesto un risarcimento di 50mila euro.

Avvocato famiglia di Willy: "Imputati riflettano su quanto commesso"

"Il concorso di tutti è evidente e conclamato. La Corte ha l'occasione di verificare le differenza tra due ambienti, quello di chi ha commesso questo delitto atroce e quello di chi è venuto in Italia anni fa e ha lavorato, si è impegnato. Quello che è successo a Willy per mano di queste persone può succedere ai nostri figli. Mi auguro per loro che questa lunghissima detenzione li faccia riflettere su quanto commesso e pensare che si può evolvere e diventare migliori", ha dichiarato l'avvocato Domenico Marzi, legale di parte civile della famiglia del ragazzo ucciso.

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