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Omicidio di Ostia, Fabrizio Vallo era vicino agli Spada: la faida criminale a una svolta

Secondo gli investigatori il movente del andrebbe ricercato in un “possibile regolamento di conti nel mondo del narcotraffico”, ma non si esclude la pista dello sgarro alla malavita straniera. Nella zona è in corso da mesi una faida criminale, per il controllo della droga, caratterizzata da attentati incendiari e da colpi di pistola contro i portoni delle abitazioni.
A cura di Emilio Orlando
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Dopo tre incendi e quattro agguati armati c'è scappato il morto. L'allarme che la tensione, fra i gruppi criminali che gravitano a Nuova Ostia, era alta, si percepiva già da mesi. Ieri sera, in via Sommergibile la guerra di mafia è culminata con l'omicidio del quarantottenne Fabrizio Vallo, un pregiudicato per rapina poco conosciuto negli ambienti di alto rango delinquenziale. Gli unici precedenti penali che la vittima dell'agguato aveva sulla fedina penale erano alcune rapine a farmacie e supermercati di Ostia. Nulla di più. Ma la fine che qualcuno gli ha riservato è quella che tocca ai criminali importanti, con un passato "glorioso".

Per ucciderlo infatti, i due sicari, sono arrivati in via del Sommergibile davanti casa di Vallo, in sella ad uno scooter di grossa cilindrata. Quello che sedeva dietro all'"autista" è sceso ed è andato diretto verso i citofoni. Ha suonato e quando dall'altro capo del citofono Vallo ha riposto, lo ha fatto scendere sul pianerottolo.

In pochi secondi, nel comprensorio di case popolari di Nuova Ostia è scoppiato l'inferno. Una raffica di proiettili, almeno otto secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, cinque dei quali lo hanno colpito prima al torace e poi alla schiena quando la vittima ha provato a scappare. Dopo averlo lasciato a terra, tra in sangue che scorreva sull'asfalto e i bossoli espulsi dalla semiautomatica, i killer sono fuggiti in direzione Fiumicino.

Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, puntano ai clan che spadroneggiano nella zona e collegano l'esecuzione alla faida scoppiata da maggio scorso, dove sono stati messi a segno attentati incendiari e sparatorie nei lotti. L'ultima si era verificata a dicembre, durante il ponte dell'Immacolata, in via Costanzo Casana 305. Secondo chi indaga, vi rientra anche l'omicidio di Fabrizio Vallo, avvenuto a pochi metri da dove nel 2011 vennero assassinati, con lo stesso modus operandi Giovanni Galleoni detto "Baficchio" e Francesco Antonini alias "Sorcanera". Entrambi erano legati agli Spada e venivano considerati due uomini "cerniera" che univano la vecchia malavita legata alla Banda della Magliana e le famiglie degli Spada e dei Fasciani, che ad Ostia avevano ereditato lo spaccio di droga, il pizzo e tutte le attività illegali. Il faro dell'Antimafia, dopo il delitto di ieri sera è puntato anche sule famiglie mafiose dei Triassi e Cuntrera – Caruana originari di Siculiana in provincia di Agrigento e trapiantati sul litorale di Ostia, sin dagli anni Ottanta.

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