Omicidio di Michelle Causo a Primavalle, il presunto killer a giudizio immediato
Giudizio immediato per il diciassettenne ritenuto il presunto autore dell'omicidio di Michelle Maria Causo, la ragazza uccisa a coltellate e trovata morta in un carrello della spesa in via Stefano Borgia a Primavalle nel pomeriggio di venerdì 28 giugno scorso. Dovrà rispondere delle accuse di reato di omicidio aggravato, dalla premeditazione, l'occultamento e il vilipendio di cadavere.
Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale dei minori di Roma ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero nei confronti del minore, il quale ad agosto scorso è stato spostato dal carcere minorile di Casal del Marmo in un altro istituto per rischio pestaggi ed ora si troverebbe nel Nord Italia. Il procedimento consente all'imputato uno sconto di pena in caso di condanna, rinunciando alla fase del dibattimento e accorciando i tempi processuali. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile della Questura di Roma coordinata dalla Procura.
Il presunto killer: "L'ho uccisa per 15 euro"
Il diciassettenne in sede d'interrogatorio ha confessato l'omicidio, dichiarando che Michelle lo avrebbe minacciato con una pistola per motivi legati ad una presunta compravendita di droga e di esseresi spaventato: "Ci ho pensato 5 secondi, ho afferrato un coltello e l'ho colpita". Una ricostruzione falsa, smentita dagli inquirenti che non hanno trovato le impronte della giovane sulla scacciacani. A distanza di sei mesi restano ancora dubbi su quello che è stato il movente del delitto.
L'omicidio di Michelle Causo
Il pomeriggio di fine giugno in cui è stato ritrovato il cadavere di Michelle Causo la comunità di Primavalle era sconvolta: il corpo di una ragazzina nascosto in un carrello della spesa con ferite d'arma da taglio. Alcune ore dopo il rinvenimento è stato fermato un coetaneo, sarebbe stato visto spingere il carello da cui gocciolava sangue in strada da alcuni residenti.