Omicidio Desiree Mariottini, la sentenza: tutti condannati, due ergastoli
È arrivata dopo nove ore di camera di consiglio la sentenza per la morte di Desirée Mariottini, la sedicenne che due anni e mezzo fa è stata trovata senza vita in uno stabile abbandonato in via dei Lucani nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe sono stati tutti condannati per aver ucciso con un mix letale la sedicenne di Cisterna di Latina, abusando anche di lei all'interno dell'edificio fatiscente rifugio di pusher e tossicodipendenti. Mamadou Gara e Yussef Salia sono stati condannati all'ergastolo, Alinno Chima è stato condannato a 27 anni e Brian Minthe a 24 anni e sei mesi di reclusione. Questa la decisione dei giudici della terza Corte di Assise di Roma.
I quattro erano accusati di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori. Solo per Gara la Procura aveva chiesto l'assoluzione per i reati di cessione di stupefacenti e induzione alla prostituzione, per tutti e quattro era stato chiesto l'ergastolo lo scorso dicembre. La sentenza di oggi arriva dopo la condanna a sei anni con rito abbreviato per la 20enne Antonella Fauntleroy, ritenuta responsabile di aver venduto dello stupefacente all'amica minorenne.
La morte di Desiree Mariottini a San Lorenzo
È il 19 ottobre del 2018 quando il corpo senza vita di Desiree Mariottini viene rinvenuto nello stabile di via dei Lucani. Sul corpo i segni delle violenze subite mentre immediatamente diventa chiaro come la giovane avesse assunto una quantità letale di stupefacenti. E proprio in cerca di eroina la 16enne era arrivata da Cisterna di Latina a Roma, dirigendosi verso San Lorenzo dove sapeva di poter incontrare dei pusher disposti a cedergli lo stupefacente. L'intera città è sotto choc: Desiree prima è stata drogata, poi violentata in gruppo e infine lasciata morire senza che nessuno l'aiutasse o cercasse aiuto. Un martirio che lascia sgomento il paese e la capitale. La caccia all'uomo porta prima all'arresto di Mamadou Gara, 27 anni, e Brian Minteh, 43 anni, il 25 ottobre. Poco dopo vengono anche individuati e fermati anche Alinno Chima, 47 anni, e Yusif Salia. Tutti e quattro gli accusati si erano dati alla fuga.