Omicidio delle Saline, si aggrava la salute del killer: trasferito in ospedale
Sono peggiorate le condizioni di salute di Claudio Cesaris, l'uomo che il 7 dicembre 2021 ha ucciso a Tarquinia il professore dell'Università della Tuscia Dario Angeletti. Cesaris sarebbe gravemente malato, e i giudici hanno acconsentito al trasferimento immediato in ospedale, dove sarà ospitato nel reparto dove vengono curati i detenuti.
Il processo che vede Claudio Cesaris imputato con l'accusa di omicidio volontario e premeditato è cominciato. La prossima udienza verrà celebrata l'8 marzo, mentre a dicembre il pubblico ministero ha chiesto per l'uomo ventitré anni di reclusione. Si tratta di una scelta fatta da difesa e accusa, che hanno deciso di non entrare nel merito del dibattimento e trovare un accordo. Cesaris non è accusato solo dell'omicidio di Dario Angeletti, ma anche di stalking nei confronti di una ricercatrice universitaria.
Proprio l'ossessione che aveva sviluppato verso la donna avrebbe portato Cesaris a decidere di uccidere Angeletti, che con lei aveva un buon rapporto di amicizia. A spiegarlo era stato il pubblico ministero, che ha spiegato come il movente fosse da "rintracciare nella mancata accettazione della fine della relazione tra l’imputato e la ricercatrice. A cui si accompagna una forma di gelosia nei confronti del professor Angeletti, vissuto come antagonista, e una vendetta nei confronti della ex".
Cesaris ha ammesso di aver ucciso Angeletti, ma ha dichiarato di non aver premeditato l'assassinio. Secondo la difesa, i due non si conoscevano e non si sarebbero mai incontrati prima. Diversa la tesi dell'accusa, che sostiene invece l'omicidio premeditato: ossessionato dalla sua ex, Cesaris avrebbe attirato Angeletti alle Saline con una scusa, per poi sparargli in testa e lasciarlo nella sua macchina. Si sarebbe poi disfatto della pistola, in modo da far perdere le sue tracce.