Omicidio Dario Angeletti, sospettato piantonato in ospedale: malore quando ha visto i carabinieri
C'è un sospettato per l'omicidio di Dario Angeletti, il professore di cinquant'anni trovato morto all'interno della sua Volvonel parcheggio delle Saline, nei pressi di Tarquinia. Si tratta di un uomo la cui auto è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della zona, e che ha transitato nell'area nelle ore in cui è stato commesso il delitto. I carabinieri lo hanno raggiunto ieri nella sua abitazione: non appena ha visto i militari ha però accusato un malore, ed è per questo che è stato portato in ospedale. Non è in stato di fermo e per ora non è accusato di nulla: è però piantonato dalle forze dell'ordine, che attendano si riprenda in modo da ascoltarlo sulla vicenda. Intanto all'uomo è stato fatto il guanto di paraffina, una tecnica usata per vedere se sul corpo ci sono tracce di polvere da sparo.
Omicidio delle Saline, il movente forse nella sfera privata
Secondo gli investigatori, il movente dell'omicidio di Angeletti sarebbe da ricercare nella sfera privata. I carabinieri che indagano sul caso ritengono che il professore potrebbe essere stato ucciso dal killer forse per una donna. Diverse le persone ascoltate: la moglie, le sorelle, i figli, gli amici e i conoscenti. Gli inquirenti stanno cercando di capire di più riguardo la vita del professore, ma soprattutto vogliono risalire alla lista dei contatti stretti e alle persone che ha visto nelle ultime ore. Sequestrata anche l'auto all'interno della quale è stato trovato il corpo senza vita di Angeletti, che potrebbe avere tracce dell'assassino. Non è escluso, infatti, che chi ha ucciso Angeletti si trovasse in macchina con lui al momento dell'omicidio. E c'è ancora incertezza sull'arma del delitto: non è chiaro se a uccidere l'uomo sia stata una pistola o un'altra arma. Il foro trovato nella sua testa potrebbe non essere compatibile con un'arma da fuoco, ma con un oggetto appuntito.
L'omicidio di Dario Angeletti nel parcheggio delle Saline
Dario Angeletti è stato ucciso il 7 dicembre. Alle 13 è uscito dal dipartimento dell'Università della Tuscia dove lavorava per andare a pranzo, ma non è mai più tornato. Il delitto è avvenuto poco dopo. A trovare il corpo del docente è stato un passante poco prima delle 14, che ha immediatamente dato l'allarme allertando i soccorsi. Quando sono arrivati gli operatori del 118, per Angeletti non c'era già più nulla da fare. Inizialmente non è stata esclusa nessuna pista, nemmeno quella del suicidio. Dopo l'esame del medico legale, i carabinieri sono giunti a un'altra conclusione: omicidio.