Omicidio Dario Angeletti, l’Università Tuscia: “Docente dal grande impegno professionale e umano”
"Un docente dal grande impegno professionale e umano" così l'Università Tuscia di Viterbo ricorda Dario Angeletti, il professore associato trovato morto nella sua auto in zona Saline a Tarquinia all'ora di pranzo di ieri, martedì 7 dicembre. Docente in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche, appresa la notiazia della sua improvvisa e inaspettata scomparsa, l'università si è stretta al dolore della famiglia, di sua moglie e dei suoi due figli e alla comunità, ricordandolo con grande stima e affetto.
"Addio a una persona gentile e a uno studioso di spessore"
"Dario si è distinto per la sua attività di ricerca su Ecologia, Genetica Ecologica, Biologia della conservazione e Monitoraggio ambientale – si legge in un post pubblicato dell'Università Tuscia – All’Università ha dedicato tutto il suo impegno professionale e umano, profuso senza mai risparmiarsi, come ha dimostrato nel coordinare l’Unità di Ricerca Locale del Centro Interuniversitario di Ricerca sui Cetacei (CIRCE). Ci ha lasciati una persona gentile e uno studioso di spessore che ha arricchito la scienza e l’Ateneo, di ciò gli saremo sempre grati. Alla famiglia, agli amici e colleghi più vicini vanno le nostre più sentite condiglianze".
Interrogati e perquisiti amici e parenti
Nella notte successiva all'omicidio i carabinieri del Comando provinciale di Viterbo e della stazione di Tarquinia che indagano sul delitto, hanno interrogato amici e parenti di Dario Angeletti e perquisito le loro abitazioni. Ci sarebbe già un indiziato sul quale ricadrebbe l'accusa di omicidio. Che il professore sia stato ucciso gli inquirenti non hanno dubbi ed hanno scartato l'ipotesi che si sia tolto la vita da solo. A confermare questa pista sarebbe anche l'assenza dell'arma del delitto, che al momento non è stata ritrovata. Sul luogo del rinvenimento dell'auto sono presenti segni di pneumatici, che presumibilmente apparterrebbero alla macchina del killer il quale, dopo averlo ferito a morte, è scappato. Sulle indagini gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.