Omicidio Dario Angeletti, l’addio del collega: “Con lui solo ricordi belli legati alla ricerca”
"Con Dario ho solo ricordi belli, legati alla ricerca". Sono le parole di Giuseppe Nascetti, professore in pensione dell’Università della Tuscia di Viterbo, che per quindici anni ha avuto come allievo e braccio destro Angeletti, il docente associato in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche ucciso e trovato morto lo scorso 7 dicembre a Tarquinia. "Abbiamo lavorato insieme allo studio sull'Ecosistema delle Saline" ed è proprio in zona Saline che il corpo senza vita del professore è stato rinvenuto all'interno della sua auto e rispetto al cui delitto i carabinieri hanno fermato un uomo. "È incredibile che qualcuno possa avergli fatto del male" ha detto.
"L'ho visto tranquillo, stava bene"
Nascetti contattato da Fanpage.it che sta seguendo il caso da vicino, profondamente scosso ha ripercorso alcuni momenti condivisi con il collega, "abbiamo lavorato insieme da quando ha fatto il dottorato di ricerca ed è diventato professore, poi ha preso la sua direzione camminando sulle sue gambe e si è dedicato allo studio dei mammiferi marini" spiega. Nascetti ha visto Angeletti per l'ultima volta una decina di giorni prima della sua morte "era di ritorno dalla sua esercitazione in mare insieme ai suoi studenti – ricorda commosso – era contento perché l'uscita era ben riuscita. L'ho visto tranquillo, stava bene".
Il ricordo dell'Università Tuscia al professor Dario Angeletti
L'Università Tuscia di Viterbo ha espresso vicinanza alla famiglia del professor Dario e ha condiviso un messaggio d'addio per ricordarlo con stima e affetto: "Un docente dal grande impegno professionale e umano, si è distinto per la sua attività di ricerca su Ecologia, Genetica Ecologica, Biologia della conservazione e Monitoraggio ambientale – si legge in un post – All’Università ha dedicato tutto il suo impegno professionale e umano, profuso senza mai risparmiarsi, come ha dimostrato nel coordinare l’Unità di Ricerca Locale del Centro Interuniversitario di Ricerca sui Cetacei (CIRCE). Ci ha lasciati una persona gentile e uno studioso di spessore che ha arricchito la scienza e l’Ateneo, di ciò gli saremo sempre grati. Alla famiglia, agli amici e colleghi più vicini vanno le nostre più sentite condiglianze".