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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Colleferro, si lavora su ‘norma Willy’: daspo per chi partecipa a risse e pene più severe

“La famiglia di Willy vuole una pena certa e giustizia – ha commentato all’Ansa il legale della famiglia Monteiro, Domenico Marzi – Come avvocato non credo che legiferare in emergenza sia la cosa più saggia. Già adesso ci sono norme severe ma bisogna far sì che le pene siano espiate e abbiano funzione educativa”.
A cura di Natascia Grbic
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Willy Monteiro
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Una ‘norma Willy' nel decreto sicurezza: è questo cui stanno pensando il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. Dopo l'omicidio del giovane di 21 anni a Colleferro si vogliono inasprire le pene per il reato di rissa e introdurre il Daspo dai locali pubblici e di intrattenimento per chi sia stato denunciato o condannato per atti di violenza fuori un locale. Multe da 309 a 2mila euro per chi partecipa a una rissa, e la reclusione – nel caso qualcuno rimanga ferito o ucciso – da un minimo di sei mesi a a un massimo di sei anni (ora si va dai tre mesi ai cinque anni. Il Daspo viene disposto dal Questore: se violato, sarebbe prevista la reclusione fino a due anni e una multa fino a 20mila euro.

Non è convinto di questa misura il legale della famiglia di Willy Monteiro Duarte che, parlando per i suoi assistiti, sostiene che le leggi ci sono: semplicemente, vi deve essere certezza della pena. "La famiglia di Willy vuole una pena certa e giustizia – ha commentato all'Ansa il legale della famiglia Monteiro, Domenico Marzi – Come avvocato non credo che legiferare in emergenza sia la cosa più saggia. Già adesso ci sono norme severe ma bisogna far sì che le pene siano espiate e abbiano funzione educativa". E continua: "Bisognerebbe valutare perché episodi del genere si verificano e a chi sono ascrivibili. Occorrerebbe una maggiore vigilanza ad esempio nelle palestre e nelle scuole, magari allungando la permanenza anche pomeridiana".

Willy Monteiro Duarte è stato ucciso nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre. Pestato fino alla morte, è spirato poco dopo l'arrivo dell'ambulanza. Secondo quanto risultato dall'autopsia condotta dal medico legale, il 21enne è stato picchiato così forte che tutti gli organi interni erano lesionati. In carcere, accusati di omicidio volontario, ci sono tre giovani: Mario Pincarelli e i due lottatori di MMA Gabriele e Marco Bianchi. Agli arresti domiciliari, anche lui accusato di omicidio volontario, c'è Francesco Belleggia. I quattro sono accusati di aver picchiato Willy fino a ucciderlo.

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