Omicidio Colleferro, la sorella di Willy: “Gli ho telefonato quella notte, non rispondeva…”
Milena, 19 anni, è la sorella di Willy Monteiro Duarte. A Repubblica ha raccontato di come quella notte abbia cercato più volte di chiamare il fratello, ma quasi sicuramente lui era già morto quando il suo telefono squillava. Era sabato sera, ma il giorno dopo sarebbe dovuto andare al lavoro (in un hotel di Artena) e, dice sicura la ragazza, "non sgarrava quasi mai". Di solito rientrava verso le due, massimo le due e trenta. È a quell'ora che Milena ha cominciato a preoccuparsi: "Willy era un ragazzo preciso. Quando usciva, tornava sempre per le due e mezza al massimo. Sabato mi sono accorta che a quell’ora non era ancora rientrato. Non era nel suo letto e mi sono cominciata ad agitare. Non so neanche io perché". Sabato sera Willy era rientrato a casa appena uscito dal lavoro, "come faceva sempre. Si è fatto la doccia, si è cambiato e poi è uscito con gli amici, ragazzi di qui, di Paliano, che conosce da una vita. Saranno state le undici e mezza, m’è passato vicino e mi ha dato un bacetto, lo faceva sempre. Ed è andato via”.
La telefonata: "Squillava, ma Willy non rispondeva. Forse era già morto"
Milena comincia a preoccuparsi intorno alle due e trenta: "Era comunque sabato e ci stava che tardasse. Anche se, dovendosi alzare la mattina per andare a lavorare, non sgarrava quasi mai". Intorno alle 3 la ragazza si è alzata e ha deciso di chiamarla, avvertendo anche i genitori: "Ho resistito un po’ rigirandomi nel letto e poi sono andata dai miei genitori e lo abbiamo chiamato. Credo che saranno state le tre. Il telefono squillava, Willy non rispondeva". A quell'ora, purtroppo, Willy era già stato picchiato a morte, con il decesso del ragazzo che è avvenuto ufficialmente alle quattro e dieci. Willy è arrivato insieme ai suoi amici nella zona del locale Duedipicche (dove si trovano praticamente tutti i locali di Colleferro) intorno all'una e trenta di notte. L'aggressione si è verificata intorno alle tre e venticinque minuti più tardi uno dei testimoni ha chiamato il 118 per chiedere l'intervento di un'ambulanza.