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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Colleferro, il teste: “I Bianchi picchiavano tutti, Willy era a terra con le convulsioni”

Si sta tenendo oggi nel Tribunale di Frosinone una nuova udienza del processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. L’amico Federico, che il giovane ucciso stava cercando di difendere, ha testimoniato oggi in aula, raccontando l’inizio della discussione con Belleggia e Pincarelli, e l’arrivo dei fratelli Bianchi in piazza Oberdan.
A cura di Natascia Grbic
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Willy Monteiro
Willy Monteiro
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"Vidi due sagome che mi passarono ai fianchi, velocissime, e aggredirono le persone che ci stavano separando. Uno dei due aveva una camicia bianca. Poi mi dissero che erano i fratelli Bianchi, io non li conoscevo. Iniziarono a dare calci e pugni alla gente presente, a quelli che si erano messi in mezzo tra me e Belleggia. Rimasi impietrito e impaurito. Un mio amico mi afferrò per un braccio e mi disse: ‘Questa è gente pericolosa, andiamocene'. Mi girai di spalle e dopo 5 passi, sentii una voce che gridava: ‘Willy è a terra'. Si era creata una folla attorno al suo corpo disteso a terra, aveva le convulsioni. Quelle persone si erano dileguate. Si era creata una folla enorme attorno al suo corpo, chi voleva dargli aria, chi cercava di soccorrerlo". Questa la testimonianza resa oggi in aula da Federico, l'amico che Willy ha tentato di aiutare la sera che è stato ucciso. Il giovane ha descritto anche i momenti precedenti all'omicidio, le molestie di Mario Pincarelli a una ragazza del loro gruppo, e i pugni ricevuti da Francesco Belleggia. Insomma, l'inizio della rissa che poi si è trasformata in pestaggio con l'arrivo dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, chiamati da una terza persona (che non risulta indagata) per dare manforte nella rissa. Una vicenda che, com'è purtroppo noto, si è conclusa con la morte di Willy, 21enne di Paliano e aspirante chef che stava cercando di aiutare l'amico in difficoltà.

"I Bianchi davano calci e pugni alla gente"

"Conoscevo Willy dai tempi della scuola, siamo entrambi cuochi e quando ci incontravamo parlavamo del lavoro, di ragazze", continua Federico nella sua testimonianza. "L'ho rivisto quella sera, mezz'ora prima che Belleggia mi colpisse all'improvviso con un pugno facendomi cadere dalle scale. Belleggia aveva il braccio ingessato, dopo una prima conversazione a seguito di un apprezzamento fatto da Pincarelli a una ragazza, io me ne stavo andando. Belleggia all'improvviso mi disse: ‘perché mi fissi?' Stavamo parlando ma lui all'improvviso mi diede un cazzotto facendomi cadere dalle scale. Persi i sensi per un attimo, mi alzai e raggiunsi di nuovo Belleggia dall'altra parte della piazza per chiedere spiegazioni". Secondo quanto riportato dal ragazzo, in quel punto c'era anche Mario Pincarelli. La piazza si è riempita di persone in poco tempo, che stavano cercando di capire cosa stesse succedendo. Poi, l'arrivo dei due fratelli, lottatori esperti di MMA. Federico ha dichiarato che a lui i fratelli Bianchi lo hanno solo sfiorato, accanendosi sulle altre persone presenti. I due, insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia sono stati arrestati poco dopo nel locale gestito dal fratello dei Bianchi.

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