Omicidio Cerciello Rega, la sentenza: Elder e Natale condannati all’ergastolo
La Prima Corte D'Assise ha condannato Finnegan Lee Elder e Christian Natale Hjorth all'ergastolo per l'omicidio di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate la notte del 26 luglio 2019 nel quartiere Prati a Roma. I giudici hanno letto il dispositivo della sentenza dopo essersi riuniti per tredici ore in Camera di Consiglio. Il processo ai due ragazzi americani è iniziato il 26 febbraio del 2020. Presenti in aula al momento della lettura della sentenza, oltre ai due imputati, anche Andrea Varriale, il collega di Mario Cerciello che era in servizio con lui la sera dell'omicidio, Ethan Elder, il padre Finnegan Lee, Fabrizio Natale, padre di Christian, Paolo Cerciello Rega e Rosa Maria Esilio, fratello e vedova di Mario. Alla lettura della sentenza, Elder – il 20enne che ha sferrato materialmente le coltellate al vicebrigadiere dei carabinieri – è scoppiato a piangere. In lacrime anche la vedova di Mario, che ha abbracciato il fratello dicendo "Non morirà mai più".
L'omicidio di Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega è nato a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, sposato con Rosa Maria Esilio, si era trasferito a Roma, dove prestava servizio alla stazione dei carabinieri di Piazza Farnese. È stato Sergio Brugiatelli, un quarantasettenne romano ad incontrare a Trastevere i due americani che gli hanno chiesto dove poter acquistare della droga. Lui gli ha risposto di non averla, ma di potergliela procurare, così avrebbe preso appuntamento con un suo amico, Italo, a piazza Mastai, dove le telecamere li hanno ripresi dopo la mezzanotte. Successivamente l'appuntamento si è spostato in viale Trastevere, all’angolo con via Cardinale Merry del Val. Quattro carabinieri fuori servizio si sono avvicinati, così i due americani sono scappati con lo zaino di Brugiatelli. Sul posto sono arrivati Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale in borghese per farsi riconsegnare lo zaino in via Pietro Cossa vicino all'hotel Meridien dove Elder e Hjorth alloggiavano. I due carabinieri, come emerso in sede d'indagine senza l'arma d'ordinanza, hanno raggiunto il luogo indicato nello scambio, si sono avvicinati e qualificati ai due ragazzi con felpa e cappuccio, secondo la versione di Varriale, mentre Elder e Natale hanno dichiarato di non averglielo sentito dire. Poi è iniziato il conflitto, Elder ha estratto un coltello da marines e ha colpito con undici fendenti Mario, mentre Varriale era impegnato con Hjorth. I due si sono dati alla fuga mentre il vicebrigadiere, soccorso dal collega, è morto dissanguato dopo la corsa in ambulanza all'ospedale Santo Spirito.