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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Cerciello, l’avvocato di Elder in aula: “Va riconosciuta la legittima difesa”

L’avvocato del giovane americano che il 26 luglio 2019 ha ucciso con undici coltellate il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega ha invocato la legittima difesa. “Ha trovato il coraggio di alzarsi in questa aula e chiedere perdono – ha dichiarato il legale in aula – Prova rimorso e dolore per ciò che ha causato”.
A cura di Natascia Grbic
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Ha accoltellato Mario Cerciello Rega per ‘legittima difesa'. Questa la tesi presentata da Roberto Capra, legale di Finnegan Lee Elder, davanti la Corte d'Assise di Roma. "La ricostruzione dei fatti avvenuti va nella direzione di quanto affermato da Elder, e sulla versione data dal collega di Cerciello, Andrea Varriale, ci sono molte incongruenze, a partire dal fatto che i due carabinieri, in borghese, non hanno mostrato i tesserini. Elder inoltre si è ritrovato a terra con Cerciello che era sopra di lui, in una posizione maggiormente aggressiva". Queste le parole del legale dell'americano riportate da la Repubblica, che sostiene la legittima difesa. Capra ha poi continuato dicendo che Elder "ha trovato il coraggio di alzarsi in questa aula e chiedere perdono. Non sarà mai capace di perdonarsi e neanche la famiglia Cerciello sarà capace di fare ciò anche se lui spera che un giorno lo potrà fare. Prova rimorso e dolore per ciò che ha causato. La richiesta di perdono in una aula processuale può essere valutata in mille modi, voi potrete dire che non lo perdonerete, ma non potete dire che non lo chiesto".

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L'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega

Il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega è stato ucciso con undici coltellate la notte del 26 luglio 2019. A ucciderlo è stato Finnegan Lee Elder, che insieme all'amico Gabriel Natale Hjorth stava ricattando un uomo per avere un grammo di cocaina e 80 euro, consegnati in una precedente trattativa interrotta dai carabinieri per l'acquisto di droga. All'appuntamento si sono presentati i due carabinieri, con lo scopo di fermare i due turisti americani. Le cose non sono però andate come previsto: in strada c'è stata una breve colluttazione, culminata con l'assassinio del carabiniere, colpito ripetutamente dal coltello del ventenne americano. I due ragazzi sono poi scappati in albergo, hanno nascosto il coltello e cominciato a mettere in valigia le loro cose, molto probabilmente per tornare negli Stati Uniti. Sono stati arrestati solo qualche ora dopo.

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Omicidio Cerciello, accusa chiede l'ergastolo

La prossima udienza del processo si terrà il 23 aprile. A prendere la parola sarà il legale di Gabriel Natale Hjorth, l'amico di Elder che quella sera ebbe una colluttazione con Andrea Varriale, il collega di Cerciello. Per lui l'avvocato aveva anche chiesto gli arresti domiciliari, che sono stati però negati dal giudice per ‘concreto pericolo di fuga'. Per entrambi i turisti l'accusa ha chiesto l'ergastolo con isolamento diurno.

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