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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Cerciello, la vedova: “Alcuni americani mi scrivevano su Facebook messaggi di odio”

In un’intervista rilasciata a Il Tempo, la vedova di Mario Cerciello Rega ha raccontato di aver ricevuto messaggi di odio da alcuni americani dopo la morte del marito. Rosa Maria Esilio si è detta soddisfatta della sentenza per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, entrambi condannati all’ergastolo.
A cura di Natascia Grbic
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"Ho ricevuto dei messaggi su Facebook da alcuni americani, due giorni dopo che è morto Mario: ‘Tuo marito, feccia della società, ha avuto quello che meritava'. A cadenza giornaliera ne ricevevo altri. Non so se erano amici loro. Ce le siamo prese tutte le croci". A parlare è Rosa Maria Esilio, la vedova di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono stati condannati all'ergastolo: una pena giusta per Esilio, che si è detta soddisfatta per la sentenza, "arrivata il 5 maggio, il giorno in cui mi ha chiesto di sposarlo". Lo ha detto in un'intervista rilasciata a Il Tempo, svelando che poco dopo l'omicidio, oltre la sofferenza per la perdita del marito, ha dovuto sopportare anche i messaggi di odio che alcune persone le hanno inviato dagli Usa.

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La vedova di Cerciello: "Il perdono lo devono chiedere a Mario"

Sempre nell'intervista rilasciata a Il Tempo, Rosa Maria Esilio racconta che Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth le hanno scritto una lettera. "mi hanno chiesto perdono. Chiedere perdono a me lascia il tempo che trova. L'unico perdono lo devono chiedere a Mario.Voleva laurearsi e diventare maresciallo dei carabinieri, voleva avere dei figli e invece sono morti con lui. Io non li ho potuti vedere, invece lui li può vedere. Aveva tanti progetti. Ma soprattutto, se possono avere coscienza di quello che hanno fatto, il perdono devono chiederlo a loro stessi". E aggiunge: "Qui non c'è nessuna vittoria. Tutti abbiamo perso, è un dolore troppo grande. Nessun trofeo. Mario non torna a casa e mi manca come l'aria. È tutto fermo com'era. Non ci sono sogni diversi da quelli che avevamo insieme. L'ultima sua promessa è stata: ‘Domenica ti porto al mare'".

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Elder e Natale condannati all'ergastolo

Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono stati entrambi condannati alla massima pena dell'ordinamento giuridico italiano: l'ergastolo. I loro legali l'hanno definita "una sentenza vergogna per l'Italia" e hanno già annunciato che faranno ricorso in appello. Oltre quaranta le udienze del processo: Per Finnegan Lee Elder è stata tentata la carta dell'infermità mentale e della legittima difesa, mentre per Natale l'avvocato sostiene la sua innocenza dato che non ha materialmente ucciso Cerciello. Ma i giudici della prima Corte, lo hanno trovato ugualmente colpevole.

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