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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Cerciello, la mamma di Elder: “Non sapeva fossero carabinieri, giusto paghi per il suo errore”

La madre di uno dei due americani accusati dell’omicidio del carabiniere Cerciello ha parlato al termine dell’udienza che si è svolta oggi a piazzale Clodio.
A cura di Simona Berterame
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Il processo bis sulla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuta la notte del 26 luglio 2019, sta arrivando alle battute finali. Oggi è stato il momento dei difensori di Finnegan Elder, Renato Borzone e Roberto Capra che hanno evidenziato la strada indicata dalla Corte di Cassazione. Gli ermellini infatti, hanno chiesto un secondo processo, proprio perché non ci sarebbe la prova "oltre ogni ragionevole dubbio" che i due ragazzi americani si fossero resi conto di trovarsi di fronte a due appartenenti alle forze dell'ordine. La difesa ruota ancora una volta intorno ai tesserini di riconoscimento.

Per i due legali i carabinieri in borghese non li avrebbero mostrati qualificandosi quindi come forze dell'ordine. Una versione opposta rispetto a quella del collega Andrea Varriale in coppia con Cerciello Rega, che ha sempre dichiarato: “Ci siamo avvicinati ai due ragazzi e abbiamo tirato fuori il tesserino dicendo che eravamo Carabinieri”. Il 26 giugno sarà il turno degli avvocati di Gabriele Hjort e entro la fine dell'anno è attesa una nuova sentenza.

Le parole della mamma di Elder

Oggi in aula era presente anche Leah Elder, mamma di Finnegan Elder e al termine dell’udienza  ha voluto rilasciare una breve dichiarazione: "Non dobbiamo mai dimenticare che questo processo è, purtroppo, collegato alla morte di un uomo. Un fatto tragico che ha segnato, e segnerà per sempre, la moglie e i parenti di Mario Cerciello Rega e di tutta la nostra famiglia. Mio figlio, fin dal primo momento, ha sempre detto che non sapeva che erano carabinieri, e ha reagito al tentativo di bloccaggio pensando fossero spacciatori. Nessuno gli ha mai creduto e questo è stato per lui fonte di frustrazione. Far emergere la verità di come si sono svolti i fatti in quella tragica notte penso sia importante per Finnegan e gli permetterebbe di assumersi la piena consapevolezza del dolore causato dal suo gesto. È giusto che paghi per il suo errore, ma mi auguro che abbia la possibilità di una speranza di vita per il futuro".

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