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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Cerciello, la madre di Elder: “Aveva 19 anni, è dura pensarlo in carcere a vita”

Parla ai microfoni di Fanpage Leah Elder, la madre di Finnegan Lee uno dei due giovani americani imputati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega.
A cura di Simona Berterame
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Leah ogni quattro mesi vola in Italia dagli Stati Uniti per andare a trovare suo figlio Finnegan Lee. Il giovane si trova in carcere, insieme all’amico Natale Hjort, con l'accusa di omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. La notte del 26 luglio 2019 a Prati Finnegan ha inferto 11 coltellate al carabiniere che è deceduto poco dopo in ospedale.

Il processo d'appello

Oggi si è svolta la prima udienza del processo di secondo grado davanti alla Corte d'assise d'appello di Roma. Il procuratore generale Vincenzo Saveriano, durante la sua requisitoria, ha chiesto di confermare l'ergastolo per Lee Elder Finnegan e ridurre a 24 anni la condanna per Gabriel Natale Hjorth. "Questi sono due giovani incensurati – ha detto – ma il delitto è efferato, ci troviamo ai limiti della crudeltà". Elder, ha aggiunto il pg, ha colpito con "un'arma che fa paura solo a vederla, infliggendo una sofferenza gratuita, senza alcuna pietà".

Le parole della madre

"Si sente profondamente addolorato e con un enorme senso di colpa per quanto accaduto – spiega Leah ai cronisti – aveva solo 19 anni quando è avvenuto il fatto, è dura per noi e per lui immaginare una vita intera in carcere". La famiglia di Elder aggiunge di avere fiducia nella giustizia italiana e spera che vengano riviste le anomalie e le informazioni sbagliate emerse in primo grado. "Vogliamo che la verità venga alla luce e che le contraddizioni uscite nel primo processo su questa immensa tragedia, vengano corrette". Per la difesa del giovane, i due ragazzi non si sarebbero resi conto di avere davanti due carabinieri e avrebbero agito per paura di essere aggrediti da due spacciatori. Resta comunque il gesto efferato e che ha distrutto la vita di un giovane militare e della sua famiglia e per questo Leah chiede ancora una volta scusa alla famiglia. "Finnegan è consapevole dell'enorme tragedia e del dolore che ha provocato, ha davvero lottato e sofferto da solo con molti sensi di colpa".

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