Omicidio Cerciello, il papà di Finnegan Elder: “Mio figlio ha detto sempre la verità”
Ethan Elder da due anni e mezzo attraversa mezzo mondo per andare a trovare il figlio in carcere. Finnegan Lee è accusato di aver ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Undici coltellate inferte in un lasso di tempo rapidissimo e che non hanno lasciato scampo al giovane carabiniere. Un omicidio conosciuto in tutto il mondo e che gli è costato una condanna in primo grado all'ergastolo con isolamento diurno. Oggi è attesa la sentenza d'appello e il padre Ethan è nella Capitale proprio per assistere all'udienza e conoscere quale sarà il destino giudiziario del figlio. Il pg ha chiesto di confermare l'ergastolo per Elder e di ridurre la pena a 24 anni per l'altro imputato Natale Hjort.
Il papà di Elder: "Non c'è modo di minimizzare"
Secondo la famiglia Elder ci sarebbe un'altra verità che non è stata presa in considerazione durante il primo grado di giudizio, ovvero che il giovane americano non si sarebbe reso conto di avere di fronte due carabinieri e avrebbe reagito sentendosi in grave pericolo. Una versione che stona totalmente con quanto sostenuto dall'accusa e dal pg che pochi giorni fa ha affermato: "Venti secondi per un delitto efferato, ai limiti della crudeltà". Non si scompone quando gli si chiede se non crede di minimizzare l'accaduto per difendere suo figlio, autore di un omicidio: "Mio figlio ha tolto la vita ad un altra persona, che si tratti di una pugnalata o di cento non c'è modo di minimizzare. Quello che è successo è terribile, non sarebbe dovuto accadere". Infine Ethan rivolge un pensiero alla famiglia di Mario. "Siamo profondamente dispiaciuti per quello che è accaduto, abbiamo il cuore spezzato per sempre. Vorrei essere in grado di guardargli negli occhi e porgergli le mie condoglianze".
L'omicidio di Mario Cerciello Rega
La notte del 26 luglio 2019 Elder Finnegan Lee è in vacanza a Roma insieme all'amico Gabriel Natale Hjort. I due sono in giro per Trastevere e cercano della droga, ma al momento dell'acquisto qualcosa va storto e fuggono con lo zaino dell'intermediario che chiama le forze dell'ordine. I due americani nel frattempo offrono uno scambio a Brugiatelli, un grammo di cocaina e cento euro per il borsello. Ma all'appuntamento, per sventare il cavallo di ritorno, si presentano i due carabinieri Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale. Tra i quattro nasce una colluttazione – Natale con Varriale e Cerciello con Elder – che finisce in un accoltellamento. Quest'ultimo estrae un pugnale da marine dalla felpa e colpisce il vicebrigadiere con undici fendenti. Il militare muore dissanguato poco dopo l'arrivo in ambulanza all'ospedale Santo Spirito.