Omicidio al Quadraro, ucciso un amico di Luigi Finizio: per il clan Senese era diventato un testimone scomodo
Era diventato un potenziale pericolo per i clan del Tuscolano. Negli ultimi tempi sembra avesse deciso di voler cambiare vita, ma questo aveva destato allarme nella criminalità, che potrebbe aver scelto di farlo fuori. Conosceva tutti i segreti della malavita della zona dove abitava, per aver passato gran parte della sua vita a rubare automezzi su commissione.
Andrea Fiore, l'uomo di 54 anni, ucciso la notte scorsa, venti minuti dopo la mezzanotte, era abilissimo a scassinare ed aprire le serrature in pochi istanti. Nel quartiere lo ricordano tutti come un uomo dalla corporatura esile, con molti contatti con altri criminali legati ai Senese. Il suo omicidio è avvenuto dopo dieci giorni da un'altra esecuzione. Quella di Luigi Finizio ucciso in via dei Ciceri, vicino a via dei Pisoni 19, dove Fiore è stato assassinato.
Quando ha chiamato il 112, chiedendo aiuto perché qualcuno gli aveva sparato al torace e stava per perdere i sensi, non ha fatto in tempo a dire al telefonista del pronto intervento il nome del suo assassino. La sua voce, rotta dal rantolo e dai lamenti si è man mano affievolita, fino a interrompersi del tutto. Quando gli agenti delle volanti e della squadra mobile, sono arrivati nella casupola ad un piano dove viveva lo hanno trovato che stringeva ancora il cellulare tra le mani, immerso nel rivolo del sangue che scorreva dal petto.
Il movente del delitto, che non si esclude possa essere maturato dopo un'accesa discussione con più persone, secondo la direzione distrettuale antimafia, che sta indagando andrebbe ricercato anche nei rapporti che Andrea Fiore aveva avuto in passato con esponenti della malavita locale legata alla camorra ed alle organizzazioni criminali albanesi che fanno da manovalanza.
Il contesto in cui è avvenuto l'omicidio è lo stesso in cui trova la sua collocazione quello di Luigi Finizio e quello di Stefan Roman Mihai avvenuto a Pietralata agli inizi del mese. Una vendetta o la punizione per uno sgarro?. Sono le domande alle quali gli inquirenti e gli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile stanno dando una risposta. Le prime conferme arriveranno dopo l'esame delle riprese dei sistemi di videosorveglianza della zona che avrebbero immortalato.