Ucciso con un colpo di pistola al torace al Quadraro: fermato un sospettato
Gli agenti della Polizia di Stato hanno fermato un sospettato per l'omicidio di Andrea Fiore. È Daniele Viti, quarantaquattro anni italiano originario di Veroli, in provincia di Frosinone e con precedenti per stalking. Quando i poliziotti lo hanno raggiunto per portarlo via stava tornando a casa insieme ad una donna. L'ipotesi di reato che la Procura gli contesta è di concorso in omicidio insieme ad altre persone, delle quali al momento non è nota l'identità.
La vittima è stata uccisa da un colpo di pistola che l'ha raggiunta al torace la notte tra domenica 26 e lunedì 27 marzo scorsi. Il fermo è scattato nella notte di oggi, tra lunedì 27 e martedì 28 marzo. A svolgerlo sono stati gli agenti della Squadra Mobile Sezione omicidi, su decreto della sostituta procuratrice Eleonora Fini. Non è ancora chiaro quale sia precisamente il movente del delitto, l'ipotesi è che possa essersi trattato di vecchi dissidi. Il quarantaquattrenne è stato preso in carico dai poliziotti e portato nel carcere di Regina Coeli, in attesa dell'udienza di convalida.
Andrea Fiore morto per un proiettile al torace
Andrea Fiore è stato trovato morto in casa a cinquantaquattro anni con ferite d'arma da fuoco. A chiedere aiuto è stato lui stesso, che ha chiamato i carabinieri dicendo: "Aiuto, mi hanno sparato". I militari lo hanno raggiunto nella sua abitazione in via dei Pisoni al Quadraro, non molto distante dalla fermata della metro A Porta Furba. Ne hanno trovato il corpo privo di vita proprio dietro alla porta. Un proiettile lo ha attinto al torace, provocandogli una ferita mortale. Quando il personale sanitario è arrivato sul posto in ambulanza, per l'uomo non c'era ormai più niente da fare. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile, presente anche la Scientifica, per i rilievi di rito.
Fiore era diventato scomodo al clan Senese
Andrea Fiore pare fosse ormai diventato un pericolo per il clan Senese del Tuscolano. Una delle ipotesi è che fosse a conoscenza di molte dinamiche della criminalità romana, ma che avesse deciso di cambiare vita. Dunque era diventato probabilmente un personaggio scomodo. Il suo omicidio è avvenuto una decina di giorni dopo da quello di Luigi Finizio, ucciso in via dei Ciceri, poco distante dalla strada in cui è stato ucciso Fiore. Inoltre a inizio marzo a perdere la vita è stato un altro uomo, Stefan Roman Mihai, stavolta a Pietralata. Tre delitti che si ipotizza facciano parte dello stesso contesto.