Omicidio a Veroli: nipote spara allo zio e lo uccide, grave il padre
Tragedia all'alba a Veroli, Comune in provincia di Frosinone, dove un uomo è stato arrestato per omicidio volontario e tentato omicidio, per aver sparato e ucciso lo zio e ferito gravemente il padre. L'episodio è avvenuto oggi, domenica 9 giugno. A rimanere coinvolti sono stati un anziano di ottantacinque anni, Silvio Scaccia, deceduto, e un sessantunenne avvocato civilista, figlio della vittima e padre del presunto responsabile. L'autore del gesto, un quarantottenne guardia giurata, Alessandro Dell'Uomo, avrebbe sparato alcuni colpi di pistola per aver trovato occupato il parcheggio al rientro da lavoro.
In passato pare ci fossero state tensioni per questioni che riguardavano i confini di un terreno. Sul posto è stato necessario l'intervento del personale sanitario, indagano i carabinieri del Reparto Operativo di Frosinone. Sulla vicenda ha posto l'attenzione il presidente nazionale associazione guardie particolari giurate Giuseppe Alviti, che ha spiegato come "le guardie giurate hanno bisogno di supporto psicologico costante visto le condizioni e orari di lavoro fuori dal normale".
Ha sparato e ucciso per il parcheggio di casa occupato
Secondo quanto ricostruito finora in famiglia c'erano state in passato delle discussioni per i confini di un terreno. Dell'Uomo all'alba è rientrato a casa da lavoro e ha trovato il parcheggio occupato dopo il turno di notte. È sceso dall'auto e ha aggredito verbalmente i parenti, vicini di casa. Ha estratto la pistola d'ordinanza e ha sparato alcuni colpi, uccidendo lo zio e ferendo gravemente il padre.
Il killer ha tentato il suicidio prima dell'arresto
L'uomo è poi scappato e ha cercato di suicidarsi. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, sul posto è giunto il personale sanitario con l'ambulanza, che ha preso in carico il padre e lo ha trasportato in codice rosso all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone.
L'uomo in fuga fermato nelle campagne
Arrivato al pronto soccorso il sessantunenne è stato affidato ai medici, che lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso. È stata necessaria un'operazione all'addome, per intervenire sulle ferite provocate dall'arma da fuoco, il paziente è ricoverato e si trova in prognosi riservata. Per l'ottantacinquenne invece non c'è stato purtroppo nulla da fare. I carabinieri hanno rintracciato in breve tempo l'uomo nelle campagne circostanti, lo hanno fermato e portato in caserma.