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Omicidio a Roma, uccide la moglie a coltellate davanti alla figlia di 5 anni: arrestato

Tragedia a Roma, in zona Quadraro, dove una donna è morta, uccisa a coltellate dal marito. L’omicidio davanti alla loro figlia di 5 anni. L’uomo è stato arrestato.
A cura di Alessia Rabbai
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La casa dell'omicidio al Quadraro (La Presse)
La casa dell'omicidio al Quadraro (La Presse)

Una donna è stata uccisa dal marito a Roma. L'omicidio è avvenuto nella serata di ieri, sabato 16 marzo, in un'abitazione di via Livilla, zona Quadraro, erano circa le ore 22.30. Un trentaseinenne ha ucciso la moglie a coltellate al torace davanti alla loro figlia di cinque anni e i poliziotti lo hanno arrestato poco dopo, con un'operazione lampo.

Il palazzo dell'omicidio al Quadraro (La Presse)
Il palazzo dell'omicidio al Quadraro (La Presse)

L'omicidio al culmine di una lite domestica

Dalle prime informazioni apprese la vittima è una trentasettenne di nazionalità cinese, per la quale non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvarle la vita. A finire in manette per omicidio è suo marito, un trentaseienne connazionale. Nell'appartamento sarebbe nata una lite tra i due coniugi, che è degenerata. Il trentaseienne ha afferrato un coltello e colpito la moglie, provocandole delle ferite mortali.

Arrivata la segnalazione al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta d'intervento, sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile, che hanno dato il via alle operazioni. I poliziotti si sono subito messi sulle tracce dell'uomo, passando al setaccio strade e piazze e bussando a diverse porte. Lo hanno rintracciato e arrestato poco dopo in via dei Consoli.

Arresto lampo, l'uomo portato in carcere

Portato in carcere, il trentaseienne si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Per la donna purtroppo, colpita al torace, i sanitari arrivati con l'ambulanza a sirene spiegate, non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. La salma è stata trasferita in obitorio e ne verrà disposta l'autopsia. La bambina è stata presa in carico dagli assistenti sociali, in attesa di rintracciare eventuali parenti. Nell'appartamento vivevano anche due inquiline, studentesse, che non avrebbero assistito all'omicidio.

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