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Oltre 30 kg di esplosivi fuori dal carcere per il compleanno del parente detenuto

Un detenuto recluso in alta sicurezza nel carcere di Civitavecchia compie 40 anni: per il suo compleanno, i parenti posizionano poco distanti dalla casa circondariale 5 scatole da 300 petardi ognuna, per un totale dicirca 30 kg di esplosivo.
A cura di Beatrice Tominic
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Sta per compiere 40 anni recluso in alta sicurezza nel carcere Borgata Aurelia a Civitavecchia, ma il suo stato non scoraggia i parenti che decidono di festeggiarlo comunque facendo esplodere dei fuochi d'artificio vicino alla casa circondariale: sono sei le persone fermate. L'allarme è stato lanciato da un cittadino della località portuale a nord di Roma, quando, transitando su via Refice, una strada pubblica che segue il perimetro della casa circondariale,  si è accorto della presenza di alcuni oggetti al margine della carreggiata e ha immediatamente allertato le forze dell'ordine chiamando il numero di emergenza.

Una volta sul posto, la polizia penitenziaria ha confermato la presenza degli oggetti corrispondenti a diverse decine di petardi tutti collegati fra loro pronti per essere accesi per un totale di oltre 30 kg di esplosivo. Una volta identificato il tipo di materiale rinvenuto, la polizia penitenziaria è stata raggiunta dai colleghi del Nic, Nucleo Investigativo Centrale, la squadra che nel dipartimento amministrativo di polizia penitenziaria svolge complesse indagini anche all'interno delle carceri.

Le indagini e il fermo

Come scrive in un articolo la testata Civonline.it, dopo questo primo episodio, avvenuto nella notte fra mercoledì 2 e giovedì 3 febbraio, i parenti del detenuto hanno provato di nuovo ad organizzare l'esplosione, stavolta nella serata di venerdì 4. Il gruppo formato da sei persone, di cui quattro uomini e due donne, una delle quali minorenne, ha oltrepassato il limite dell'area militare sulla via Aurelia, ha posizionato i petardi ed ha acceso la miccia che avrebbe portato all'esplosione di cinque scatole contenenti ognuna 300 petardi. In breve tempo sono intervenuti i vigili del fuoco, allertati per il principio di incendio e gli agenti della penitenziaria che hanno controllato i cinque e li hanno denunciati a piede libero.

I 40 anni del boss

Il detenuto a cui era destinata l'esplosione con i petardi è nato a Bari nel 1982 e ha compiuto 40 anni all'interno della casa circondariale di Civitavecchia, ristretto in alta sicurezza dove si trova per scontare la sua pena dal mese di aprile 2021. L'uomo è coinvolto, infatti, nell'indagine "Petrolmafie" che ha portato all'arresto di una settantina di persone e al sequestro di circa un miliardo di euro. Coordinata da diverse procure Antimafia, l'operazione ha visto, fra gli altri, anche l'arresto della cantante Ana Bettz, all'anagrafe Anna Bettozzi, considerata "capo indiscusso dell'organizzazione".

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