Oggi Willy avrebbe compiuto 22 anni: intitolato un parco che porta il suo nome
Willy Monteiro Duarte avrebbe compiuto oggi 22 anni. La sua vita gli è stata tolta nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. Ucciso a calci e pugni mentre cercava di difendere un amico. Nel giorno del suo compleanno a Paliano, il suo paese, è stato inaugurato un parco che porta il suo nome. "Oggi, 20 gennaio, nel giorno del compleanno di Willy, la nostra comunità esprime con forza la volontà di ricordare un ragazzo che con la sua morte ci ha lasciato un profondo insegnamento: vivere per gli altri e non nell'indifferenza, non voltarsi dall'altra parte di fronte alle ingiustizie o alla violenza, ma prestare aiuto a chi è in difficoltà, senza alcuna esitazione", ha detto il sindaco Domenico Alfieri. Da oggi, ha concluso il primo cittadino, "questo parco assume un valore speciale agli occhi e nel cuore di tutti noi, diventando uno spazio di incontro e svago, ma anche e soprattutto un luogo di memoria e riflessione, in cui i giovani possano trovare ispirazione per rendere la propria vita un esempio di umanità, coraggio e fiducia nel futuro, così come Willy ci ha mostrato".
Il messaggio della famiglia
Questo il messaggio pubblicato su Facebook dalla famiglia:
22 anni fa è entrato nella nostra vita un raggio di sole: il nostro caro Willy.Oggi è il primo 20 gennaio senza di lui, senza poterlo festeggiare, senza auguri…è particolarmente dura, ma i nostri pensieri più positivi vanno a lui.Ringraziamo Willy per ogni risata, ogni abbraccio, ogni chiacchierata, per tutto l'amore che ci ha donato. Siamo stati fortunati ad averlo avuto nella nostra vita anche se per così poco tempo.Auguri Willy ovunque tu sia Con amore immenso, la tua famiglia
L'omicidio di Willy Monteiro Duarte
Willy Monteiro è stato ucciso a Colleferro nella notte tra il 5 e 6 settembre scorso. Tutto è cominciato tra le 2,30 e le 3 nei pressi di un locale nel centro del paese, a pochi passi dal municipio. Un apprezzamento a una ragazza ha fatto arrabbiare uno degli indagati, che ha sferrato un cazzotto a un ragazzo del posto. A un certo punto sono arrivati i fratelli Bianchi, a bordo di un suv, probabilmente chiamati dal primo aggressore: "Sembrava la solita scazzottata del sabato sera. Mentre la cosa sembrava finita, si sente una macchina, un suv arrivare a 100 all'ora. Qualcuno ha urlato: ‘I fratelli Bianchi'. E la la gente è scappata", ha raccontato un testimone a Fanpage.it. Dal suv sono scesi i fratelli e hanno preso a calci e a pugni Willy, colpevole di aver tentato di difendere il ragazzo a cui era stato sferrato un cazzotto. "I fratelli scesi con l'intenzione di picchiare chiunque avessero trovato sotto mano. Dopo aver picchiato Willy hanno cominciato a picchiare tutti". Tutto si è svolto in pochissimo tempo: "Sono state scritte molte cavolate: come quella della vicenda che si è svolta in venti minuti, ma questo non è assolutamente vero, perché tutto si è svolto in 20 secondi".
"I Bianchi ad Artena sono conosciuti per essere dei despoti nei confronti dei loro coetanei e sono temuti nel paese per il loro stravagante stile di vita fatto di violenze e smodatezze e spesso si fanno valere per essere abili conoscitori di arti marziali tipo Mma", ha raccontato un testimone durante il processo nel quale i fratelli Bianchi sono accusati di spaccio di droga e tentata estorsione.
La medaglia d'oro al Valor Civile a Willy
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a Willy la medaglia d'oro al Valor Civile. Queste le motivazioni: "Luminoso esempio, anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all'estremo sacrificio. Con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un'accesa discussione. Mentre si prodigava in questa sua meritoria azione di alto valore civico, veniva colpito da alcuni soggetti sopraggiunti che cominciavano ad infierire ripetutamente nei suoi confronti con inaudita violenza e continuavano a percuoterlo anche quando cadeva a terra privo di sensi, fino a fargli perdere tragicamente la vita".