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Covid 19

Oggi nel Lazio riaprono megastore e mercati, rimangono chiusi i centri commerciali

La Regione Lazio non rinnova l’ordinanza per la chiusura di mercati e megastore nei giorni festivi e prefestivi che oggi riaprono. Possibili assembramenti per lo shopping natalizio spaventano ma la Pisana si riallinea alla normativa nazionale per le regioni gialle. Chiusi invece i centri commerciali come previsto dal Dpcm.
A cura di Redazione Roma
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La Regione Lazio non ha rinnovato l'ordinanza che prevedeva la chiusura di megastore e mercati nei giorni festivi e prefestivi. Così riaprono oggi i negozi e i mercati di vendita al dettaglio sopra i 2.500 metri quadri nelle città e ai 1.500 nei comuni fino a 10.000 abitanti. A Roma questo vuol dire ad esempio che potranno riaprire i vari Ikea, Decathlon e Leroy Merlin, o mercati all'aperto come Porta Portese.

Chiusi i centri commerciali come previsto dal Dpcm

Alla Pisana ha vinto la linea del governatore Nicola Zingaretti, convinto a non rinnovare le misure regionali a fronte delle buone notizie arrivate dal monitoraggio con l‘indice Rt calato allo 0.67,e delle richieste degli attori economici in sofferenza anche sotto Natale. Rimangono invece chiusi i centri commerciali come previsto dal Dpcm del governo per i giorni festivi e prefestivi. Non è un segreto che l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato avrebbe voluto, proprio in vista dello shopping natalizio, prorogare l'ordinanza, ma alla fine la linea del rigore non l'ha spuntata ed è passata l'indicazione rappresentata dal vicepresidente Daniele Leodori di riallinearsi alla normativa nazionale per le regioni gialle.

Zingaretti: "Comuni limitino pericolosi affollamenti"

Esulta Zingaretti che invita però a non abbassare la guardia, consolidando ogni piccola conquista nel controllo e nel contenimento del contagio. "Grazie al rispetto delle norme, ilLazio è rimasto sempre una regione gialla: risultato incoraggiante, ma non vuol dire che il pericolo sia passato", ha dichiarato il governatore. Ora l'invito è ai singoli comuni a "valutare i provvedimenti più utili a limitare pericolosi affollamenti", ovviamente un'indicazione valida in particolare per la capitale e gli altri capoluoghi di provincia.

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