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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Oggi Emanuela Orlandi compie 57 anni: a che punto sono le indagini per scoprire la verità

Oggi è il compleanno di Emanuela Orlandi. Da quarantuno anni, da quel tragico giugno del 1983, non festeggia più insieme ai suoi familiari: è scomparsa da quattro decenni. E la verità non sembra ancora vicina.
A cura di Beatrice Tominic
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Oggi, da qualche parte, Emanuela Orlandi compie 57 anni. Da qualche parte perché dal 22 giugno 1983, cioè da quasi 42 anni, nessuno sa che fine abbia fatto. È sparita nel nulla, dopo una lezione alla scuola di musica che frequentava. Fra gli ultimi a vederla Monsignor Miserachs, il suo maestro di canto corale e i suoi compagni di coro, che l'avrebbero persa di vista nel tragitto verso la fermata dell'autobus.

Le ricerche sono iniziate immediatamente, così come l'impegno per ritrovarla del fratello Pietro che ancora oggi continua ad essere costante e attento. Per ricordarla, come ogni anno ha organizzato un sit-in. Quest'anno si tiene in piazza Cavour sabato 18 gennaio, dalle ore 16 alle 18.

Emanuela Orlandi, le indagini fra ipotesi e depistaggi

Da quel giorno, sono passati più di quattro decenni. Eppure, nonostante tutti questi anni, non esiste ancora una ricostruzione dell'accaduto, non si sa chi possa aver rapito Emanuela né cosa possa aver passato la ragazza. In tutto questo tempo, la famiglia della giovane ha dovuto affrontare l'incursione di mitomani pronti a dirsi informati sui fatti per qualche momento di gloria e le testimonianze, spesso contraddittorie, di chi era già nell'occhio del ciclone per aver provato ad attentare alla vita del papa. Moltissime le piste, alcune delle quali confluiscono fino a diventare una sola, mentre altre condividono dettagli ed elementi, altre ancora estranee.

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Dire che non ci siano stati passi in avanti, però, sarebbe scorretto. Dopo le indagini sul caso, senza un risultato e la loro conseguente archiviazione nel 2015, per volere di Giuseppe Pignatone, dallo scorso anno si indaga sul caso di scomparsa di Emanuela Orlandi su tre fronti. Sono tre le inchieste aperte: una nella Procura di Roma, una in Vaticano e, infine, la commissione bicamerale d'inchiesta in parlamento sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e anche di Mirella Gregori.

Quale verità sul caso Orlandi

Come hanno sottolineato più volte nelle ultime settimane il fratello Pietro Orlandi e l'avvocata Laura Sgrò, che assiste la famiglia di Emanuela, sembra che ci siano dei passi avanti nel caso Orlandi, soprattutto nelle indagini in Procura e in quelle della commissione parlamentare. Dopo la pista internazionale, che vedrebbe i casi Orlandi e Gregori collegati al centro di un intrigo, come vittime di un sacrificio fatto per "qualcosa di incredibile che possiamo definire ragione di Stato", come spiegato dai giudici e quella familiare che farebbe cadere i sospetti su un parente, in particolar modo lo zio di Emanuela, che comunque hanno ancora i propri convinti sostenitori, ora i riflettori appaiono puntati sulla pista che vede Emanuela Orlandi a Londra.

Emanuela Orlandi che indossa una delle collanine in plastica (come quella gialla e rossa trovata in Inghilterra) e l'ostello dei frati Scalabriniani dove avrebbe alloggiato.
Emanuela Orlandi che indossa una delle collanine in plastica (come quella gialla e rossa trovata in Inghilterra) e l'ostello dei frati Scalabriniani dove avrebbe alloggiato.

I dubbi su questa pista restano molti: forse arrivata in Inghilterra per abortire in una clinica privata, forse trattenuta in un manicomio, probabilmente arrivata tramite un volo di Stato su richiesta del Vaticano, come testimonierebbe un funzionario della segreteria particolare di Spadolini al lavoro nell'anno della scomparsa. Un'ipotesi che, inoltre, non escluderebbe anche il contributo della malavita romana, con forse la banda della Magliana ma soprattutto Enrico De Pedis, al servizio di personalità del Vaticano tramite la figura di Don Vergari.

Emanuela Orlandi a sinistra, a destra don Vergari.
Emanuela Orlandi a sinistra, a destra don Vergari.

L'auspicio è che presto si possa raggiungere e comprendere un racconto coerente e verosimile sul caso, il problema è che non esiste oggi una verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. E che, forse, non esisterà mai.

Le mille ombre del caso Orlandi: ecco perché non esiste una verità condivisa

Quello di Emanuela Orlandi, occorre essere onesti, non è l'unico caso che l'Italia si porta dietro da decenni e su cui, ancora, non si è riusciti a fare piena luce, a trovare uno o più colpevoli. Nel caso Orlandi, a differenza di altri, non esiste una verità universale, almeno per ora. Se è vero che il Vaticano c'entra qualcosa con quanto accaduto come credono in molti (e questo noi, al netto di testimonianze e sospetti, non possiamo ancora dirlo), ci sarà sempre chi si rifiuterà di farsi convincere. La domanda da farsi adesso è quanto manca al raggiungimento di una verità che possa essere accettabile dalla famiglia così come dagli Stati che hanno preso parte alla vicenda e dall'opnione pubblica che, dopo tutto questo tempo, appare ancora molto coinvolta nella vicenda.

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