Offre il pranzo a un ragazzo ucraino scappato dalla guerra, lui inizia a perseguitarla: arrestato
Un ragazzo è stato arrestato per stalking dagli agenti della Polizia di Stato in servizio alla stazione Termini di Roma. A denunciarlo, una 20enne che ha cominciato a ritrovarselo dappertutto: sotto casa, mentre andava al lavoro, in metropolitana. La chiamava a ogni ora del giorno e della notte, le mandava continuamente messaggi. Lei ne aveva il terrore, era arrivata a farsi accompagnare dal padre al lavoro e a non uscire più da sola. Fino a qualche mattina fa, quando lo ha visto in metropolitana: ha capito che l'aveva seguita nuovamente, ha chiamato il padre e una volta scesa alla sua fermata si è rivolta alla polizia, facendolo arrestare.
A riportare la notizia è Il Messaggero. Tutto è cominciato quando la giovane stava parlando in ucraino al telefono. L'uomo, originario di Kiev pure lui, l'ha sentita, l'ha avvicinata e le ha detto di essere scappato dalla guerra, e di trovarsi in difficoltà. Alla 20enne è dispiaciuto per lui, e lo ha invitato a casa per mangiare un piatto di pasta. In quell'occasione non era accaduto nulla di strano: il ragazzo aveva pranzato con lei e poi era andato via. Non era successo nulla che lasciasse presagire le persecuzioni successive.
E invece, già dal giorno dopo, la ragazza ha cominciato a trovarselo davanti casa ogni volta che usciva. Non riusciva più a spostarsi senza che ci fosse pure lui. Preoccupata ne aveva parlato con i genitori, che l'avevano cominciata ad accompagnare al lavoro. Fino a pochi giorni fa, quando la ragazza lo ha visto nuovamente in metro mentre la stava seguendo. Arrestato in flagrante, adesso deve rispondere dell'accusa di stalking nei confronti della giovane.