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Estate da incubo per i pendolari nel Lazio oltre 200 corse cancellate: “Il caldo deforma le ruote”

Continueranno almeno fino a settembre i disagi per i pendolari laziali: da luglio soppressi oltre 200 treni “per interventi di manutenzione straordinaria”, fa sapere Trenitalia. Il presidente della Regione Rocca ha scritto agli ad di Trenitalia e Rfi: si ipotizza la richiesta di applicazione di penali.
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“È in corso una riprogrammazione dell'offerta dei collegamenti regionali nel Lazio per una ridotta disponibilità di treni a causa di interventi di manutenzione straordinaria da svolgere su alcuni convogli”, recita la nota di Trenitalia pubblicata dall’azienda lo scorso 12 luglio. Non sembrano avere fine i disagi che i pendolari del Lazio dovranno affrontare ancora per tutta l’estate: sono circa 250 i treni soppressi dal lunedì al venerdì, dal 24 luglio a inizio settembre, con oltre 50 tratte cancellate di sabato. Alla base di questo caos dei trasporti ci sarebbe un consumo anomalo dei bordini delle ruote dei convogli che metterebbe a repentaglio la sicurezza dei passeggeri, causato dall’eccessivo caldo.

Ma la Regione Lazio avrebbe deciso di far sentire la propria voce e di schierarsi a difesa di cittadini e cittadine che si trovano a dover affrontare quotidianamente l’odissea dei trasporti pubblici, a partire da quelli su rotaie: secondo quanto riportato dal Messaggero, nella serata di ieri giovedì 27 luglio il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha scritto agli ad di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) esprimendo “Forte preoccupazione in ordine alla gravità della situazione che si sta delineando” e facendo richiesta di ulteriori interventi per risolvere una questione che si trascina da troppo tempo e che ha pesanti ricadute su numerosi utenti, lavoratori pendolari in primis.

“Considerata la progressiva estensione di tale fenomeno all'intera rete del Lazio e la perdurante incertezza sulle cause di natura tecnica che stanno determinando la messa fuori servizio di un numero sempre più elevato di treni – continua la nota riportata – si invitano codeste Aziende a rafforzare con ogni consentita urgenza le azioni poste in essere al fine di mitigare i disagi all’utenza”. Sempre secondo il Messaggero, tale comunicazione potrebbe anticipare la decisione di chiedere l’applicazione delle penali sul contratto di servizio. Come già suggerito dalle dichiarazioni rilasciate in merito dall'assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera: “Attueremo qualsiasi provvedimento nei confronti degli enti responsabili dei disservizi, così come la richiesta di penali”.

L’ipotesi “applicazione delle penali”

Ferrovie dello Stato si sarebbe raccomandata più volte in passato di rinviare ed evitare l’applicazione di penali a causa del carattere eccezionale della vicenda: i disagi sono infatti attribuiti all’eccessivo caldo della stagione. Le prime anomalie sarebbero state registrate già da maggio, ma l’intervento è stato ritenuto inevitabile dalla fine di giugno, quando le temperature roventi hanno imposto accorgimenti tecnici e attività di manutenzione straordinaria. Secondo quanto si legge nella nota pubblicata poche settimane fa sul sito di Trenitalia, si tratta di “interventi che si sono resi necessari a seguito di un consumo anomalo dei bordini delle ruote, le cui cause sono in corso di un accertamento congiunto da parte di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, quanto più rapido possibile, tale da attivare subito ogni necessario intervento”.

Oltre a ritardi e cancellazioni, e quindi alla diretta ricaduta del problema sulle spalle degli utenti, la questione risulta ancora più onerosa per la Regione a causa dell’alto numero di riparazioni che vengono effettuate, tra le altre, nelle officine di Campania, Marche e Puglia, aumentando così in maniera non prevista le spese necessarie.

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