Nuovo colpo di scena, la grafologa conferma: il testamento di Teodosio Losito è un falso
Il presunto testamento di Teodosio Losito è un falso. Queste sono le conclusioni della perizia depositata ieri dalla dottoressa Ilaria Gaetana Gozzi, consulente grafico e grafologa incaricata dai magistrati di far luce sulla vicenda. Il documento, il cui contenuto è stato visionato dal Corriere della Sera, sembrerebbe confermare le accuse dei pm nei confronti dell'ex compagno di Losito, il produttore Alberto Tarallo.
Le conclusioni della perizia sul testamento di Losito
Secondo l'esperta l’apocrifia della firma, cioè la sua non autenticità, risulterebbe "in primo luogo dai confronti con le firme autografe autenticate avute in esame". Insomma, il testamento con cui Losito, trovato morto nella sua abitazione di Zagarolo l'8 gennaio 2019, lasciava in eredità ad Alberto Tarallo tutti i suoi averi sarebbe un falso.
Le indagini su Tarallo partite dalla casa del Grande Fratello
Le indagini sul conto di Tarallo sono iniziate nel 2021, quando Adua Del Vesco e Massimiliano Morra lanciarono accuse gravissime dalla casa del Grande Fratello. Secondo i pm, tuttavia non c'erano elementi per incriminare il produttore. I due parlarono della presenza di una presunta setta nel mondo dello spettacolo guidata da un certo "Lucifero". I pm ascoltarono diversi personaggi del mondo dello spettacolo su queste frasi, da Gabriel Garko a Eva Grimaldi, da Nancy Brilli a Giuliana De Sio e Barbara D’Urso fino alla stessa Adua Del Vesco.
Tarallo fu indagato per istigazione al suicidio, ma la sua posizione fu archiviata dagli stessi pm: "Pur avendo accertato che il Tarallo è dotato di una forte personalità prevalente e prevaricatrice rispetto a quella del Losito non sono emersi elementi utili per configurare il delitto ipotizzato".
Il caso del testamento: autentico o un falso?
Il compagno di Losito, tuttavia, venne successivamente indagato proprio a causa del testamento, che gli inquirenti ritennero un falso. L'accusa è di falso in testamento olografico e scrittura privata.
Secondo i pm, il documento nel quale erano state riportate le ultime volontà di Losito, sarebbe stato falsificato replicandone "firma e calligrafia". Per questo motivo era stato disposto un sequestro preventivo di cinque milioni di euro nei confronti di Tarallo. Successivamente, però, la Corte di Cassazione, sulla base di un ricorso presentato dal legale del produttore, l'avvocato Franco Coppi, aveva sbloccato il sequestro dei beni testamentari. L'ultima perizia, tuttavia, potrebbe ribaltare nuovamente la situazione.