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Nuovo arresto per il prof di religione accusato di pedofilia, c’è una nuova vittima: “Avevo solo 14 anni”

Leggendo delle altre vittime sui giornali, si è alla fine fatto avanti per denunciare. L’uomo era un amico di famiglia, e lui all’epoca degli abusi sessuali aveva 14 anni. Nuovo arresto per il prof di religione di Latina accusato di violenza sessuale da diversi suoi alunni.
A cura di Redazione Roma
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Un nuovo arresto per il 49enne di Terracina, diacono e docente di religione, che già a febbraio era stato inquisito dalla Procura di Latina, dopo che alcuni studenti lo avevano denunciato per le attenzioni sessuali che l'uomo aveva riservato loro. Indagini che hanno fatto scattare successivamente l'arresto e l'allontanamento da ogni incarico. Ora a farsi avanti per denunciare gli abusi subiti è un ragazzo che all'epoca dei fatti, nel 2018, non aveva ancora compiuto 14 anni. Leggendo le storie che venivano fuori sui giornali, il ragazzo ha trovato il coraggio di raccontare tutto e denunciare l'uomo, che si era avvicinato a lui essendo un amico di famiglia.

L'ex insegnate di religione, quando è stato raggiunto dal nuovo avviso di garanzia, si trovava già ristretto agli arresti domiciliari. Ora dovrà rispondere di un'altra accusa di violenza sessuale aggravata. Come si legge in una nota dei carabinieri di Latina, i fatti sono molto simili a quelli denunciati dagli studenti dell'uomo, anche se questa volta gli abusi sono maturati in un ambiente domestico.

"Il professore, odierno indagato, in due distinte occasioni, già nel mese di aprile 2018 e nel successivo mese di giugno 2018, approfittando del rapporto fiduciario intercorso con i genitori della vittima, aveva abusato sessualmente del minore di anni 14, dopo averlo contattato ripetutamente sulla messaggistica whatsapp con conversazioni a sfondo sessuale, per carpirne la fiducia. La giovane vittima- spiegano ancora i carabinieri – solo ora ha trovato il coraggio di denunciare le violenze subite, affidandosi all’operato della magistratura e dei carabinieri, quando ha scoperto che la persona che stava scontando gli arresti domiciliari per analoghi episodi commessi nei confronti di altri ragazzi, era la stessa che lo avevo sottoposto a violenza".

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