Nubifragio a Roma, stazioni della metro A ancora chiuse: attive navette sostitutive

A causa del violento nubifragio che ieri si è abbattuto sulla capitale, alcune fermate della metro A sono ancora chiuse al pubblico. Atac ha attivato navette sostitutive.
A cura di Natascia Grbic
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Foto Facebook Carlo Calenda
Foto Facebook Carlo Calenda

Aggiornamento: Repubblica è stata riaperta, restano chiuse le fermate di Vittorio Emanuele e Barberini.

I disagi dovuto al violento nubifragio che ieri pomeriggio si è abbattuto su Roma sono ancora ben visibili. Questa mattina diverse stazioni della metro A sono chiuse al pubblico e non è ancora noto quando riapriranno. In un comunicato, Atac spiega che sono attive navette tra Termini e Flaminio per rinforzare la tratta centrale.

"Si stanno completando le operazioni di sistemazione di superfici e impianti in alcune stazioni della tratta centrale della linea A, nelle quali il maltempo di ieri ha generato l'indisponibilità temporanea di alcuni servizi – ha dichiarato Atac in una nota – La circolazione dei treni è attiva su tutta la linea, ma per maggior tutela la tratta centrale è stata rinforzata con un servizio bus. I tecnici Atac sono al lavoro da stanotte per asciugare e ripristinare le aree di stazioni invase dalle acque scese lungo le scale. Tutti gli aggiornamenti verranno comunicati sul sito atac.roma.it.".

A Roma, secondo i meteorologi, è caduta in un'ora tanta acqua quanta ne cade in un mese. Una quantità enorme che ha portato diverse zone della capitale, soprattutto del centro storico, ad allagarsi. Diversi negozi del centro hanno avuto problemi per l'acqua entrata nei magazzini, in molti dei quali si è rovinata la merce. Una situazione che a Roma si ha ciclicamente quando piove e che da anni sembra non avere soluzioni. C'è da dire che nessuno si aspettava un evento di simili proporzioni: era stata diramata un'allerta meteo che prevedeva temporali il giorno prima, ma nessuno credeva potesse cadere una tale quantità di acqua. Secondo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ci sarebbero potuti essere danni ben più gravi, ma la prevenzione avrebbe aiutato a contenerli.

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