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Nonostante l’odio della destra il laboratorio per bimbi trans si è tenuto regolarmente in un luogo sicuro

Lo ha comunicato l’università di Roma Tre. Il luogo tenuto segreto per tutelare la serenità di bambini, ragazzi e famiglie.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo giorni di polemiche eattacchi da parte della destra e delle associazioni "no gender", alla fine bambini, ragazzi e e famiglie hanno tenuto il laboratorio con ricercatori e insegnanti, dedicato all'orientamento sessuale di giovani e giovanissimi. Il "laboratorio per bambin* trans e gender creative" si è tenuto dunque regolarmente, e l'università di Roma Tre, promotore dell'iniziativa, ha comunicato all'agenzia Adnkronos che "il luogo in cui si è svolto non è stato reso noto per riservatezza verso le famiglie".

Diversi esponenti di Fratelli d'Italia e l'associazione Pro Vita (che ha raccolto anche 35.000 firme contro l'evento), hanno urlato per giorni all'ideologia gender propagandata attraverso l'università pubblica, mentre l'ateneo ha difeso l'autorevolezza e i crismi scientifici con cui l'evento è stato organizzato. Protagonisti del laboratorio di orientamento e ricerca bambini e ragazzi tra i 5 e i 14 anni la cui "identità di genere non normativa" rientra in una casistica "clinicamente riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità". Un'occasione non solo per i diretti interessati, ma anche per le famiglie per confrontarsi, rispetto a un fenomeno ancora poco studiato. Obiettivo del laboratorio "quello di indagare i significati e le sensazioni che vivono dopo la rottura con la norma sociale in termini di genere e i fattori sociali, le loro valutazioni sul fenomeno e il loro vissuto in famiglia e a scuola".

Spiegazioni che non sono state sufficienti per calmare le acque. Ancora ieri il vicepresidente della Camera di FdI Fabio Rampelli se la prendeva con docenti e ricercatori della Facoltà di Scienze della Formazione: "Questi scappati di casa, presunti docenti e ricercatori universitari puntano a togliere i figli a genitori presuntamente incapaci di assecondare teorici gusti sessuali di bambini di 5 anni che ancora non sanno leggere e scrivere. Si tratta di un programma surreale senza alcuna funzione prevista al riguardo dalla nostra costituzione né dal nostro ordinamento". Rampelli ovviamente dimentica come l'attività prevista dal laboratorio fosse proprio pensata per sostenere i genitori.

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