Nonno spara al nipote di sette anni: i medici dichiarano la morte cerebrale
I medici hanno dichiarato la morte cerebrale per il bambino di sette anni ferito da un colpo di pistola sparato dal nonno. Il piccolo nelle scorse ore è stato sottoposto ad una delicata operazione, durante la quale i chirurghi sono intervenuti sulla ferita alla testa. Terminato l'intervento, il bambino ha lottato per ore tra la vita e la morte in un letto del Policlinico Umberto I, per i medici la prognosi era riservata in quanto non sono stati in grado di pronunciarsi sull'esito dell'operazione, né se ci fosse la speranza per il piccolo di salvarsi. Le sue condizioni di salute infatti erano gravissime e destavano preoccupazione. Sono state ore di calvario per i famigliari del bambino, poi, in serata, è arrivata la drammatica notizia.
Il nonno indagato per omicidio colposo
L'ipotesi di reato sulla quale indagano gli inquirenti è quella di omicidio colposo, un atto dovuto, accreditata l'ipotesi secondo la quale si sarebbe trattato di un tragico incidente. Il settantasettenne sotto choc davanti al fatto drammatico, ha dichiarato agli investigatori che "il colpo è partito per sbaglio".
La tragedia stamattina in zona Fidene a Roma
I tragici fatti risalgono a stamattina, quando nonno e nipote si trovavano nell'appartamento di via Val Sillaro, in zona Fidene a Roma. Secondo quanto ricostruito finora intorno alle 10 e mezza il settantasettenne era insieme al bambino in una stanza, mentre in un'altra c'era il padre del piccolo, che era in casa al momento dell'accaduto. Udito lo sparo, l'uomo li ha raggiunti: disteso sul pavimento c'era suo figlio, con una profonda ferita alla testa ma ancora cosciente, mentre l'anziano, con la sua Glock, era in forte stato di choc. Poi la chiamata disperata al Numero Unico delle Emergenze 112 e la corsa in ambulanza in ospedale.