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Nonno 85enne prende a bastonate il suo cane perché sporca il balcone: condannato

Un 85enne è stato condannato a sei mesi di reclusione con pena sospesa per maltrattamenti su animali. A Sacrofano nel 2017 ha preso a bastonate ripetutamente il suo cane, i cittadini lo hanno denunicato.
A cura di Alessia Rabbai
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Sei mesi di reclusione con pena sospesa è la condanna che il Tribunale di Tivoli ha stabilito nei confronti di un uomo di ottantacinque anni di Sacrofano, imputato per maltrattamenti su animali. Prendeva il suo cane simil boxer ripetutamente a bastonate. I latrati dell'animale si udivano in paese e la comunità era scossa per quanto accadeva. Fino quando una cittadina dotata di grande empatia e senso civico, non ha denunciato il proprietario, che è finito a processo e ha dovuto rispondere delle accuse a suo carico.

Una cittadina segnala i maltrattamenti

I fatti risalgono al 2017, a segnalarli è stata un cittadina, che ha sporto denuncia attraverso Lav, la lega Antivivisezione. Grazie alla sua denuncia si sono attivati i legali in tribunale.

Sulla vicenda, che ha visto un cane come vittima di continue bastonate, è intervenuta la Lav: "La condanna è un atto dovuto di giustizia nei confronti del cane vittima di atroci sofferenze, purtroppo l’attuale legge contro i maltrattamenti prevede pene esigue che non fungono da deterrente, e i casi di cronaca degli ultimi mesi lo dimostrano" ha spiegato Sara Leone, area animali familiari.

"I cittadini hanno denunciato le violenze"

In questo frangente, come in molti altri si è rivelata determinante la segnalazione dei cittadini, che hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte durante le violenze, denunciando le bastonate che il cane subiva da tempo. "Il ruolo dei cittadini può fare la differenza, grazie alle loro segnalazioni Lav ha potuto attivarsi tramutato l’indignazione e la rabbia in azioni concrete contro le violenze sugli animali" ha aggiunto Lav.

"Approvare la nuova legge con le modifiche necessarie"

A fine novembre la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza in prima lettura la proposta di legge "Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali". Il testo per gli animalisti presenta delle criticità, prima fra tutte un aumento delle pene così lieve da continuare a permettere di evitare i processi e la certificazione dell'uso della catena come strumento di coercizione contro i cani. “La Commissione Giustizia del Senato deve inserire questo tema all’Ordine del Giorno e approvare la nuova Legge con le modifiche necessarie".

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