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Nonna trasloca e offre la villa a una famiglia di rifugiati: “Lo sognavamo con mio marito”

Fanpage.it racconta la storia di Casa Corrado, una villa di Manziana che due coniugi hanno messo a disposizione di una famiglia di rifugiati. La proprietaria vedova: “Era il nostro sogno”.
A cura di Alessia Rabbai
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Sono arrivati in Italia con i corridoi umanitari, attraverso la generosità di una coppia e la Comunità Sant'Egidio hanno trovato una casa. Una famiglia di rifugiati provenienti dall'Afghanistan con cinque figli maschi e femmine di età compresa tra i quattro e i vent'anni e un altro adulto, per un totale di otto persone, vivrà in una grande villa con giardino. A metterla a disposizione è una donna di ottant'anni che, rimasta vedova, ha deciso di lasciare il paese, Manziana, e tornare a Roma da figli e nipoti. A Fanpage.it ha raccontato come quella di condividere la propria casa era un desiderio maturato con il marito scomparso. Una casa che tanto hanno amato durante la loro vita insieme donata a persone che sono scappate dalla loro nei propri Paesi d'origine: "Lo volevamo con Corrado, ora il nostro sogno si è realizzato".

"Casa Corrado è un luogo di accoglienza"

L'idea nasce tre anni fa, spiega la proprietaria: "Allora volevamo mettere a disposizione la parte superiore della casa, per accogliere persone provenienti dalla Siria, dato che io parlo perfettamente Inglese e mio marito parlava Francese – racconta davanti ad una tazza di tè, immersa tra i ricordi – Eravamo pronti, ma il Covid ci ha costretti a rimandare, poi mio marito si è ammalato e ad aprile scorso è venuto a mancare. Mentre giravamo per cliniche è arrivata la chiamata del Sant'Egidio, che ci ha chiesto se eravamo ancora intenzionati a portare avanti il progetto e ci siamo subito messi a disposizione. Così sono venuti a vedere la villa, che per me da sola è grande, ci abiterà chi veramente potrà godersela. Si chiama Casa Corrado ed è un luogo di accoglienza".

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"Con il Sant'Egidio comodato d'uso gratuito"

Corrado con sua moglie sono arrivati a Manziana nel 1994, inizialmente abitavano in una zona alta, dove con il cielo sereno si vede la cupola di San Pietro, poi con il passare degli anni, per comodità, si sono avvicinati al centro del paese e, colpiti dalla bella villa, se ne sono innamorati. Dopo una lunga trattativa, sono riusciti ad acquistarla dalla vecchia proprietaria. "Con la Comunità di Sant'Egidio è stato fatto un comodato d'uso gratuito di tutta la casa e del giardino di pertinenza, con prato e alcuni alberi da frutto".

Il sindaco di Manziana: "Aperti a chi arriva da altri Paesi"

Sull'arrivo della famiglia e sul gesto generoso della coppia è intervenuto il sindaco di Manziana, Alessio Telloni: "Avere dei concittadini che si sono prestati a una così bella iniziativa di solidarietà è fonte di grande orgoglio per Manziana. Queste persone vivranno in una bellissima villa di due piani tutta per loro con un giardino. Come amministrazione comunale e cittadini siamo contenti di aprirci all'accoglienza di chi arriva da altri Paesi. Realtà che sono sempre più vicine a noi e che ci toccano, dato lo scenario di guerra alle porte dell'Europa".

Una seconda parte della proprietà è stata data in comodato d'uso sempre gratuito al Comune di Manziana con l'orto e il frutteto, insieme ad una casetta in muratura. "Mi piacerebbe che ci venisse fatta una piccola scuola di giardinaggio e agricoltura per i giovani – continua la proprietaria – uno spazio messo a disposizione per scuole e associazioni del territorio che che si occupano anche di persone con disabilità. Qua c'è tanto verde, si può insegnare a fare potature, stare tra la natura, tra piante, fiori frutti, a contatto con la terra".

San'Egidio: "Grande esempio di generosità"

Entusiasta della collaborazione la Comunità di Sant'Egidio: "Abbiamo istituito un protocollo con Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Ministero degli Esteri e dell'Interno per questa via legale per persone in condizioni di estrema vulnerabilità, che fuggono da situazioni di guerra- spiega Massimiliano Signifredi, volontario – Il primo arrivo è stato a febbraio 2016 e ha riguardato un gruppo di rifugiati siriani. Da allora la Comunità di Sant'Egidio ha accolto 5200 persone in Europa e 4500 in Italia. Ciò è stato possibile solo grazie agli italiani, come Caterina e Corrado e ad altre famiglie che generosamente aprono le proprie case al prossimo. Chi vuole farlo può contattarci, manifestando la propria disponibilità. La storia di Manziana è molto bella, mostra la ricchezza e la bellezza di una cittadina di provincia alle porte di Roma con una grande sensibilità per queste realtà, che si ferma e convoca tutte le parti attive nella cittadinanza, per creare una rete di protezione attorno a chi fugge dalla guerra".

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