Non ci sarà nessun busto in memoria di Sora Lella, la Soprintendenza: “Non c’è valenza pubblica”
La Soprintendenza di Roma ai Beni culturali ha respinto la proposta di collocare un busto in ricordo di Elena Fabrizi, la Sora Lella dei film con Carlo Verdone, vicino alla sua storica trattoria su Ponte Fabricio. Secondo l'amministrazione, l'opera non avrebbe "una valenza pubblica", anche se, ricorda la nipote dell'attrice che oggi gestisce il ristorante, "vengono a trovarci da tutto il mondo, nonna è un po' Roma anche lei".
La bocciatura della Soprintendenza
A proporre l'idea di piazzare un busto di Elena Fabrizi vicino all'entrata del ristorante era stata un anno fa l'associazione culturale "Le donne di Roma" che, tra le altre cose, si è occupata di portare avanti l'iter burocratico. Per avere il via libero definitivo alla realizzazione dell'opera la presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi, affiancata dall'assessore alla Cultura Miguel Gotor, ha inviato la richiesta di approvazione alla Soprintendenza.
Questa, però, lo scorso 15 gennaio ha deliberato che "dopo un attento esame, ha espresso parere non favorevole alla collocazione del busto in uno spazio urbano della città". I motivi sarebbero due: il primo è che "non si è riscontrata una valenza pubblica del manufatto", il secondo è il fatto che a Fabrizi è già stato intitolato "un viale della città".
Sora Lella e la sua storica trattoria
La trattoria Sora Lella ha aperto i battenti su Ponte Fabricio, che conduce all'isola Tiberina, nel 1959 dopo i primi anni di servizio in piazza della Cancelleria. Elena Fabrizi, prima di diventare una grande attrice, era un'ottima cuoca. Dopo aver recitato in alcuni film, anche al fianco di Totò, per Sora Lella il successo arriva negli anni '80 come "nonna" di Mimmo, il personaggio goffo e ingenuo interpretato da Carlo Verdone in Bianco, rosso e Verdone.
Da quel momento, Fabrizi diventa un simbolo più che di Roma, della romanità: "È un po' Roma anche lei", ha detto sua nipote a La Repubblica. Lo stesso Verdone diceva che lei era "la nonna che tutti avrebbero voluto avere" e che nell'84 vinse anche un David di Donatello. Ancora oggi il suo personaggio vive nei ricordi di chi l'ha conosciuta attraverso i suoi film, la sua cucina e la sua compagnia, e anche se non ci sarà un suo busto fuori dalla trattoria Sora Lella, i turisti continueranno a cercarla.