Non aumenta il prezzo dei biglietti Atac a Roma, la promessa che sa di rinvio: i soldi non ci sono
I soldi non ci sono e trovarli sarà un'impresa che, ad oggi, sembra quasi impossibile. È per questo che la promessa di non aumentare i biglietti Atac da agosto sa tanto di rinvio. Perché il prossimo anno il cambio di prezzo diventerà esecutivo se non saranno garantite le coperture economiche. Regione Lazio e Roma Capitale si rimpallano le responsabilità, in attesa di capire chi sarà costretto a fare l'annuncio ufficiale sul cambio di prezzo.
Dopo le dichiarazioni del sindaco Gualtieri, che aveva definito l'aumento dei biglietti come quasi inevitabile, poiché richiesto dalla Regione, dalla Pisana è arrivata la promessa: per il momento il prezzo non cambierà. L'assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, ha annunciato che non firmerà la delibera che farebbe scattare l'aumento del biglietto e degli abbonamenti del sistema Metrebus (Atac, Cotral, Trenitalia), come previsto dal contratto di servizio siglato con Ferrovie dello Stato. Per scongiurare questo aumento, tuttavia, servono alcune decine di milioni di euro. L'ex assessore di Zingaretti, Massimiliano Valeriani, aveva parlato di 28 milioni di euro.
"Stiamo cercando soluzioni diverse sia nel bilancio regionale che nel nuovo riparto del fondo nazionale trasporti, per evitare l'aumento", ha dichiarato Ghera in Commissione Trasporti. Nel caso fosse impossibile trovare la somma necessaria ad evitare l'aumento, "troveremo una soluzione per tutelare coloro che sono abbonati: pendolari, lavoratori o studenti, rispetto a chi fa un utilizzo momentaneo, giornaliero o settoriale dei mezzi pubblici, come i turisti".
"L'impegno della Regione Lazio di assicurare le risorse, entro il primo agosto, per scongiurare l'aumento è un atto doveroso. Ora è fondamentale che i prossimi mesi siano dedicati al reperimento delle risorse necessarie sia per evitare che l'aumento, slittato a gennaio 2024, si concretizzi che per evitare incrementi almeno fino al termine del Giubileo", recita un comunicato della Cgil di Roma e del Lazio.
La promessa della Regione Lazio sui biglietti, tuttavia, si inserisce nella discussione su un bilancio definito "drammatico" dallo stesso assessore Righini. Il presidente Rocca, del resto, non aveva nascosto il debito ‘monstre' della Regione: 22,3 miliardi di euro, su cui pesa soprattutto il deficit sulla Sanità, a rischio commissariamento, di nuovo.