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Noemi cerca chi l’ha salvata da uno choc anafilattico in auto: “Non respiravo, l’unico a fermarsi”

Noemi ha lanciato un appello, per chiedere di aiutarla a trovare il ragazzo che l’ha soccorsa durante uno choc anafilattico. “Non respiravo più, lui mi ha calmata”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Aiutatemi a cercare il ragazzo che la sera dell'8 dicembre mi ha soccorso durante uno choc anafilattico, voglio ringraziarlo". È l'appello di Noemi, che sta cercando il suo ‘angelo custode'. "Senza il suo aiuto non voglio pensare a cosa sarebbe successo. Ero senza respiro, è stato l'unico a fermarsi e a capire che non c'era tempo da perdere". I fatti sono accaduti su via Isole del Capoverde in zona Lido di Ostia Ponente.

"Stavo guidando e ho avuto una crisi respiratoria"

Noemi ha raccontato i concitati momenti in cui si è sentita male era in auto e ha avuto una crisi respiratoria. "Tutto è iniziato domenica scorsa, quando mi stavo dedicando ai miei hobby, dovevo colorare una sedia. Senza pensarci ho utilizzato una bomboletta spray, ma non ho indossato la mascherina, per proteggermi le vie respiratorie. Così ho inalato delle sostanze che nelle ore successive mi hanno dato fastidio". Noemi ha avvertito una sensazione fortemente sgradevole alla gola, una condizione che è peggiorata e durante la notte ha avuto una forte reazione allergica. Trascorsi tre giorni il fastidio non è passato. "Solo ieri mattina, sbagliando ad aspettare, mi sono decisa a rivolgermi al medico, perché non stavo bene e la tosse che avevo non passava. Avevo dei continui ed improvvisi attacchi, che mi stavano facendo preoccupare. Il medico mi ha raccomandato di comprare delle pasticche di cortisone e portarle con me, perché non ha escluso che lo stato in cui ero sarebbe potuto ancora peggiorare".

"Non respiravo più, lui è stato l'unico che si è fermato"

E così è stato: "Ero in auto sempre con la tosse, ho masticato una gomma. Quando ho inghiottito la saliva, mi si è completamente chiusa la gola. È stato un attimo, ho avuto paura. Non sapevo cosa fare, perché stavo letteralmente soffocando. Sono scesa dall'auto e ho fatto cenno alle auto che passavano. Ma nessuno si è fermato. Poi ad un certo punto è arrivato lui, che è stato la mia salvezza: l'unico che ha capito. Mi è venuto vicino e ha cercato di calmarmi, riuscendoci, mentre il cortisone faceva effetto". Uno spiacevole episodio che si è concluso con il lieto fine. Ora Noemi non riesce a smettere di pensare al suo soccorritore e ha lanciato un appello anche sui social network: "Aiutatemi a far arrivare il messaggio a lui, voglio incontrarlo e ringraziarlo per l'empatia e la premura che ha avuto".

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