Nicolas Giuroiu ucciso e gettato in una vasca per liquami: Angelo Travali condannato a 21 anni
Una condanna e un'assoluzione, così si è concluso il processo per l'omicidio di Nicolas Giuroiu, ucciso e gettato in una vasca per liquami a Borgo Sabotino, in provincia di Latina nel pomeriggio dell'8 marzo del 2014 e ritrovato senza vita sei giorni dopo. A sedere nel banco degli imputati sono i fratelli Travali, per concorso in omicidio.
Come riporta Il Messaggero la sentenza della Corte d'Assise di Latina presieduta da Gianluca Soana è arrivata oggi. Il verdetto vede la condanna di Angelo Travali a ventuno anni di reclusione mentre Salvatore è sato assolto. I due fratelli sono finiti a processo, la Procura della repubblica ha iscritto i loro nomi sul registro degli indagati e sono stati rinviati a giudizio dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Le testimonianze sono arrivate a distanza di qualche anno dalla condanna per il delitto dei fratelli Mirko e Manuel Ranieri e di Ionut Adrian Ginca. Il movente sarebbe ricondurre al fatto che Giuroriu sfruttava due ragazze, facendole prostituire. Per tutti e due gli imputati Travali il pubblico ministero Luigia Spinelli aveva chiesto la pena dell'ergastolo. Nel processo si sono costituiti parte civile il Comune di Latina e l’associazione “Caponnetto”.
L'omicidio di Nicolas Giuroiu
I fatti per i quali sono finiti a processo i due imputati si sono verificati nove anni fa. Vittima Nicolas Adrian Giuroiu, ventottenne di origini romene ma residente a Formello, il cui cadavere è stato rinvenuto nella notte del 14 marzo del 2014 ad Olmobello. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine a freddarlo sarebbero stati colpi di pistola sparati in un agguato, mentre era a bordo della sua auto e stava percorrendo via Macchiagrande. Il corpo è stato poi nascosto all'interno di una vasca per liquami.